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23 Novembre 2010 Aggiornato il 24 Novembre 2010 alle ore 09:09

L’etilometro è inaffidabile? La Fivi ne è convinta

L'etilometro è inaffidabile e quindi fuorilegge, parola di Fivi. La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti lo sostiene da tempo: il Draeger 7110 MK,
L’etilometro è inaffidabile? La Fivi ne è convinta

L’etilometro è inaffidabile e quindi fuorilegge, parola di Fivi. La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti lo sostiene da tempo: il Draeger 7110 MK, modello in dotazione delle Forze dell’Ordine per controllare su strada il livello della concentrazione di alcol etilico nel sangue, “non è idoneo a svolgere il compito per cui è stato introdotto”. Ora, forte del supporto scientifico di Michael Hlastala, Professore Emerito in Fisiologia, Biofisica e Medicina dell’Università dello Stato di Washington, la Fivi si preparebbe a depositare una denuncia contro il Ministero dei Trasporti.

Draeger-7110-MK

Sul tema Hlastala tornerà sicuramente in occasione del prossimo Boroli Wine Forum “Vino Quale Futuro”, che si terrà a Castiglione Falletto (Cn) venerdì 26 novembre. Ma la sua opinione l’ha già espressa in un’intervista di qualche settimana fa: “La legge in vigore si basa sull’assunto che la quantità di alcol riscontrata nell’alito sia in rapporto diretto con la quantità di alcol presente nel sangue” e invece, “dipende dalla quantità d’aria inspirata prima dell’esecuzione del test e dalla quantità d’aria espirata all’interno dell’apparecchio”. Ne consegue che, “non essendo tali fattori sottoposti ad alcun tipo di misurazione o controllo, il margine di errore risulta essere considerevole” e perciò “l’unico metodo valido per la rilevazione della concentrazione di alcol nel sangue è fornito dal prelievo di campioni di sangue”.

etilometro-ristorante

Una battaglia, quella della Fivi e del suo presidente Costantino Charrère, con cui il mondo del vino (o una parte di esso) tenta di far sentire la sua voce contro una misura “proibizionistica” che certo non ha giovato al settore. “Il vero freno alla ripresa del comparto si chiama etilometro”, ha dichiarato Carlo Nebiolo, presidente dell’Epat (Esercizi Pubblici Associati Torino e Provincia) che all’indomani dell’entrata in vigore dell’obbligo di etilometro nei ristoranti, ha lanciato l’allarme: “Un cliente su tre non beve più al ristorante”. Un dato impietoso che certo non può lasciare indifferente il comparto.

Ora a correggere il tiro ora ci prova la Fivi, raccogliendo una sfida lanciata qualche tempo fa dal presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, Paolo de Castro: “La sacrosanta lotta agli abusi dell’alcol ha coinvolto troppo il comparto del vino che non si è saputo o voluto distinguere da quello degli altri alcolici”.

Basterà dire (e, eventualmente, dimostrare) che il Draeger 7110 MK è inaffidabile?

Foto: malvira.com, sicurauto.it, sangiorgiohotel.biz

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