Alta Fedeltà. Il meglio del 2010 da portare nel 2011
Diavolo come corre il tempo. È finito anche questo primo decennio del nuovo millennio! Ma quando hanno iniziato a durare meno gli anni? Ricordo diffusamente che fino ai primi anni novanta, l’orologio girava più lento, tra un natale e l’altro c’era un sacco di tempo: inverni lunghi e freddi, primavere tiepide e estati salate e interminabili, per poi imboccare la lunghissima attesa natalizia.
All’improvviso, con lo spuntare dei primi capelli bianchi, si è imboccata una discesa rutilante e impavida. Che brucia i traguardi senza il tempo per prepararli. Mah!
La fine dell’anno è tradizionalmente tempo di bilanci e riflessioni sull’anno appena passato. Si ripassano i successi e si piange sulle sconfitte. E anche per noi golosi non può essere che lo stesso!
Mi frulla in testa da qualche giorno il ricordo delle belle scoperte enogastronomiche del 2010, nel mio girovagare mi sono imbattuto in cuochi, piatti, vini, strumenti che mi hanno illuminato:
1) Il Povero Diavolo di Fausto Fratti e Stefania Arlotti e la cucina di Pier Giorgio Parini. Che posto! La modernità più assoluta in una cucina fatta allo stesso tempo di memoria e di innovazione. È difficile capire dove inizi l’una e finisca l’altra. Contemporaneo
2) Il Boca. Il vino che non ti aspetti, dove non ti aspetti. Un nebbiolo scolpito dal freddo alpino e dai terreni vulcanici, strappato alla foresta e alla montagna, strepitoso e originale. Rosso dalle acidità olimpiche e dall’eleganza rustica, delle buone cose di una volta. Le vecchie annate, poi, sono sublimi. Glocale
3) I tortellini alla superpanna. Il piatto più incredibile del 2010, sa di cose buone e di abbracci materni. Caldo e morbido. La trattoria Stella è un tuffo nel passato di tutti. In un archetipo comune anche se non ci appartiene. Proustiano
4) Coltello in titanio Boker, sono innamorato e non me ne separo più. Leggero come una piuma, affilato come la katana di Black Mamba e resistente come una roccia. Poi quel colore Grigio scuro con il manico di ebano lucido lo rende bellissimo. Grastrofanatico
5) scattidigusto, prima come lettore sulla rete e poi come protagonista. È bello fare qualcosa che ci appassiona e farlo con gli amici. Un vizio preso durante il 2010, il primo gesto la mattina appena sveglio e l’ultimo prima di andare a letto. Essere golosi è un impegno a tempo pieno. Coinvolgente
Foto: Francesco Arena, bocaitaly.com, scattidigusto