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Vino
25 Gennaio 2011 Aggiornato il 22 Marzo 2022 alle ore 15:06

Valpolicella. In vetta Tommaso Bussola e Tenuta S. Antonio

Valpolicella è una denominazione veronese classica, tra i vini italiani più diffusi al mondo a livello commerciale. La deriva dei grandi numeri ha per un
Valpolicella. In vetta Tommaso Bussola e Tenuta S. Antonio

Valpolicella è una denominazione veronese classica, tra i vini italiani più diffusi al mondo a livello commerciale. La deriva dei grandi numeri ha per un certo periodo, gli anni ’70 e ’80 in particolare, sparì dalle mappe degli appassionati; oggi la realtà è molto diversa e per questo motivo siamo andati a vedere cosa succede da quelle parti.

Il disciplinare di produzione prevede una resa massima di 12 tonnellate/ettaro in una vasta zona della provincia di Verona che copre cinque valli che si estendono per circa 50km da Sant’Ambrogio di Valpolicella a ovest fino a Illasi all’estremità orientale. Le uve da cui si ottengono i vini della Valpolicella sono Corvina veronese 40%-80%, Rondinella 5%-30% e altre varietà rosse fino al 15% col limite del 10% per varietà, una solida base tradizionale che può essere integrata con vitigni alloctoni.

Uno dei fattori del nuovo successo dei Valpolicella è il Ripasso, tecnica antica che aggiunge struttura ai vini con la rifermentazione sulle vinacce appassite da cui si è ottenuto l’Amarone. Il risultato è un vino più morbido e corposo che si presenta con note di ciliegia matura e colpisce per la sua immediatezza. Una tecnica che nasce dall’esigenza di rinforazare vini esili (in Toscana si chiama Governo ma è passata di moda sostituita da nuovi vitigni e barrique) che oggi conquista il grande pubblico per la morbida abbondanza che confeerisce ai vini, anche se talvolta il risultato è poco equilibrato.

I vini che abbiamo assaggiato sono, come al solito, un piccolo campione delle annate attualmente in commercio e rappresentativi dei diversi stili di produzione.

Si tratta di vini di medio corpo e complessità, nessuno ha raggiunto i 4 scatti ma è interessante rilevare che i vini che ci sono piaciuti di più sono stati i più maturi, due 2005 molto diversi tra loro.

Il primo è La Bandina, Valpolicella superiore della Tenuta Sant’Antonio, splendida azienda della parte orientale della denominazione, ottenuto da uve surmature che si presenta con note di frutto tipiche eleganti e composte che si confermano all’assaggio con una bella succosa speziatura su una trama tannica ben definita.

Tommaso Bussola è l’autore dell’altro vino con 3 scatti, il TB Valpolicella superiore 2005, più ricco e dolce del precedente: un vino più classico nella sua espressione che beneficia di una rinfrescante acidità.

Tre vini a 2 scatti da tre aziende molto importanti che confermano la diffusione dell’idea di qualità a tutti i livelli. Ognissanti 2006 è il Valpolicella superiore della linea Villa Novare di Bertani che con i suoi oltre 150 anni di storia è un’istituzione dell’enologia italiana. Il naso è molto ricco e complesso, il frutto è ben definito e preciso; all’assaggio si conferma molto piacevole e sostenuto, l’equilibrio dell’acidità lo rende molto accattivante e gli fa guadagnare il nostro secchio.

Anche Zenato è un nome importante della zona è la loro Ripassa Valpolicella superiore 2007 non tradisce le aspettative: un naso molto rotondo e morbido, giovane e scuro che combina ricchezza e freschezza, la sfida più impegnativa per questa tipologia di vini. Al gusto lo abbiamo trovato meno brillante del previsto, un po’ carico e “pettinato” e la piacevolezza ne ha sofferto.

Di Tommasi abbiamo assaggiato il Valpolicella Ripasso Classico superiore 2008, giovane e croccante con frutto intenso: la beva è piacevole, giovane e un po’ semplice ma molto ben equilibrata e fresca, intensità media.

Due risultati diversi a 1 scatto: mentre Torre d’Orti lo conquista in scioltezza col Valpolicella superiore 2008 ci ha stupito il risultato di Corte Sant’Alda col suo Campi Magri Valpolicella Ripasso superiore 2007, ben al di sotto delle nostre attese.

Il primo vino proviene anche lui dalla zona orientale delle denominazione e si presenta con caratteristiche più semplici (che si riflettono nel prezzo) degli altri campioni. Un vino da bere che in una degustazione cieca viene un po’ schiacciato dagli altri e si fa notare per qualche ingenuità nella gestione dell’equilibrio tra frutto e acidità.

4-bicchieri-scatti

 

Scattidivino Vino Cantina Anno Prezzo (€) ‘E G.R. 2000V
3 scatti la Bandina, superiore Tenuta S. Antonio 2005 21,90 2 b
3 scatti Valpollicella superiore Tommaso Bussola 2005 29,88 1 b
2 scatti e secchio Villa Novare ognissanti, superiore Bertani 2006 15,90 16/20 3 b
2 scatti Ripassa, superiore Zenato 2007 13,80 16/20 2b
2 scatti Ripasso, superiore Viticoltori Tommasi 2008 15,90 15.5/20 1 b 3 gr
1 scatto Valpollicella superiore Torre d’Orti 2008 8,88 4 gr
1 scatto Campi Magri ripasso Corte Sant’Alda 2007 20,88

La scheda tecnica della degustazione
Data e luogo: giovedì 13 gennaio 2011, Trimani il wine bar a Roma
La commissione: Cristiana Lauro, Alessandro Bocchetti, Antonio Paolini, Jovica Todorovic, Paolo Trimani

Legenda: G.R. = Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso (bicchieri); ‘E = Guida I Vini d’Italia de l’Espresso (punteggio in ventesimi); 2000V = Duemilavini Bibenda (grappoli) ; WA = Wine Advocate (punteggio in centesimi).

scatti di gusto
Scatti di Gusto di Vincenzo Pagano
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