Sanremo è da mangiare. Tra peperoncino, dischi di cioccolato e piennoli
Sanremo incrocia il cibo. Dentro e fuori il Festival. Con le cucine regionali, il cioccolato, il peperoncino, il cooking show e le osterie di Slow Food.
A dare il la ai festeggiamenti culinari a ridosso del teatro Ariston, in un’area allestita per l’occasione e destinata ad accogliere artisti e ospiti durante i pomeriggi della competizione canora, è stata, ieri sera, la cucina campana, con un focus sui prodotti tipici della zona vesuviana. Oltre alla pasta napoletana dei fratelli Leonessa, già selezionata per rappresentare l’Italia alla fiera delle eccellenze all’Expo di Shangai, c’erano infatti i prodotti dei vitigni autoctoni (vini doc Vesuvio rosso e bianco di Cantine Podere del Tirone e Terre di Sylva Mala) e il pomodorino del piennolo accanto alle alici di Cetara e al maialino nero di Caserta. Ingredienti d’eccezione preparati da chef campani dietro la telecamera.
A due passi dal palco canoro più mediatico dell’anno, ci saranno anche i prodotti tipici della Basilicata, della Liguria, del Piemonte, della Sicilia e della Calabria che da quindici anni presidia Sanremo con l’Accademia del peperoncino e con l’evento ‘Sanremo piccante’, un’iniziativa che coinvolge sei ristoranti della città che offrono in menù un piatto piccante ideato dallo chef.
Al dessert ci pensa Eurochocolate con Ciock’nRoll, in scena fino al 20 febbraio con una batteria di eventi degni della più grande manifestazione del settore. Si va dall’incisione di brani su dischi di cioccolato a Casa Sanremo e in Via Mameli (da consumare dopo l’ascolto), a cura dell’artista berlinese Peter Lardong, al Brown Carpet, il tappeto di cioccolato che fa il verso al Red Carpet del Teatro Ariston; dalle stelle volanti del palco Pan di Stelle alla limousine Caffarel, dove degustare i gianduiotti; dai gadget, come la Chocolamp (l’abat-jour cioccolatosa) ai dolci della Provincia dell’Aquila.
Fonte: agi.it, eurochocolate.com
Foto: eurochocolate.com, blog.dada.it