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18 Aprile 2011 Aggiornato il 19 Aprile 2011 alle ore 17:30

All’Osteria del Mirasole per assaggiare il ragù antico di maiale e rigaglie

La verità spesso è così semplice ed elementare che appare incredibile. (Giovannino Guareschi) Siamo alla periferia di Bologna, nel pieno della pianura
All’Osteria del Mirasole per assaggiare il ragù antico di maiale e rigaglie

La verità spesso è così semplice ed elementare che appare incredibile.
(Giovannino Guareschi)

Siamo alla periferia di Bologna, nel pieno della pianura Padana, dove gradatamente la città diventa campagna. Arrivo con un trenino che sembra una metropolitana, affollato di studenti che vociano, ridono e scherzano, la pancia brontola, è l’una ed esige il suo prezzo. La primavera, profuma già di estate e di erba.

San Giovanni in Persiceto è un paesino antico e garbato, mi accoglie con le sue vie strette e i portici, il campanile antico: sembra di essere dentro Guareschi e mi aspetto da un momento all’altro di incrociare Don Camillo e Peppone. L’appuntamento è all’Osteria del Mirasole, me lo ha indicato Beppe Palmieri, e di lui ci si può fidare. L’occasione è anche quella di assaggiare i nuovi vini della Cantina della Volta, insomma come dire, un bagno di padanità.

Da fuori l’Osteria del Mirasole è semplice, rustica. Mi piace molto l’insegna di ferro smaltato, che fa tanto tavola di una volta. E all’interno un bric a brac divertente che sembra casuale, ma non lo è affatto. I tavoli di legno, vicini, vicini. Come nelle trattorie di una volta e le stigliature scombiccherate danno tanta allegria e lo stomaco continua a brontolare. Si fa rumoroso alla vista dei grandi camini che scaldano l’ambiente, come ce ne fosse bisogno.

Ci sediamo e inizia ad arrivare una semplicissima bruschetta al pomodoro che sa di primavera, fumo e piacere. Poi una strepitosa coppa di testa, con quel giusto tocco di “maialosità” che fa ruggire il lambrusco rimosso 2009 che abbiamo nel bicchiere. Non posso fare a meno di pensare che bel avvio.

Poi tocca al primo, le tagliatelle con ragù casalingo di cortile, che dire? Sono strepitose, alte e sode, la quota di semola da un nerbo piacevolmente rustico e l’impasto ricchissimo di uova è fragrante. L’insieme ha una masticabilità impressionante. Il ragù rustico le veste in maniera commovente, siamo lontani anni luce dal patrizio ragù bolognese di solo manzo, qui il mix di carni è sontuoso, con l’aggiunta degli animali da cortile della cascina padana. L’insieme è piacevolmente guascone e efficace. Il mio stomaco ha smesso di rumoreggiare.

Si continua con un misto di carni nella semplicità della brace, cotte direttamente in sala a vista e tutte di produzione propria. La fiorentina di scottona è saporita, peccato per la consistenza che avrebbe gradito una maggiore frollatura. La vitella, invece, è spaziale: morbida e saporita. Il capocollo di maiale croccante dalle fiamme è efficace e gagliardo, come le saporose salciccie. L’insieme di grande soddisfazione e piacevolezza, come i radicchi amari che lo accompagnano.

Si conclude con un millefoglie con la sfoglia al lambrusco, magistrale e elegante, la crema sa di cose di una volta e di uova di cortile. Che bel posto, semplice, genuino ed efficace. Ma in realtà molto più pensato e colto di quanto non voglia apparire.

Dei prezzi non certifico, ero ospite! Ma da una rapida indagine di mercato con 35 euro si dovrebbe mangiare e bere alla grande. Mica male…

Osteria del Mirasole. Via Matteotti 17/a. San Giovanni in Persiceto (Bologna). Tel. +39 051.821273

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