Il tocco di Oz di Acino Vini nasce da un tempo di fiaba
E’ una gran bella storia quella di Antonello Canonico, Dino Briglio e Emilio Di Cianni: regista, storico e avvocato che dopo aver fatto gli universitari dandy, decidono che il loro futuro sarà produrre vino in Calabria….
C’è da esser suonati certo, ma da queste parti chi non lo è?
Prendi il loro amico Dario in arte Brunori sas, nato a pochi kilometri da qui, nell’unico posto dove ancora si parla Occitano,
Dario, ogni tanto prende la sua chitarra dalla sabbia di Guardia Piemontese e va su in collina a San Marco Argentano nella cantina dei tre. L’allegra brigata organizza dei wineconcert con pernottamento nella locanda a fianco e si intrattiene in seratine per meglio degustare e riflettere sulla vita, sul futuro…
Ma torniamo al racconto: i tre amici qualche anno fa, prendono in affitto due vigne la prima di un ettaro (a 600 metri) di Mantonico Puntinato da cui nasce Mantonicoz e la seconda di tre ettari di Magliocco, da cui nasce Tocco Magliocco.
Le vigne si trovano sul Pollino tra Frascineto dove si parla l’Albanese Antico e Castrovillari la città dei signorotti.
I vini, inizialmente nascono sotto la stella guida dell’enologo Bruno De Conciliis, ora sono targati Acino Vini, coniati dai tre che cambiando idea, discutono per poi arrivare ad una sintesi grazie anche a Penny Sear, bionda enologa australiana di 25 anni, entusiasta di questo territorio.
Un giorno Antonello mi ha accompagnato sul vigneto del Mantonico erano le 14 di un Agosto calabrese piuttosto caldo, il paesaggio magnifico, la vigna in formissima …che silenzio!!! Anzi no! C’era il suono delle cicale e dei venti e dei profumi, secchi, intensi, pungenti; il salmastro del mare, il finocchio, l’origano, la genziana, la liquirizia.
Caspita vendemmiare lassù non è uno scherzo!
“Infatti oz in ebraico vuol dire Forza e coraggio”, dice Dino, “abbiamo un solo ettaro (purtroppo) di questo vitigno da cui ricaviamo 40 quintali in 1.800 bottiglie. Il mantonicoz è un vino che tra 20 anni sarà ancora in forma, i contadini hanno estirpato le vigne, non avevano gli strumenti per capirlo e nessun Conte o Barone di qui si sognava di mandare i figli a studiare enologia.
Purtroppo noi calabresi abbiamo una subalternità culturale rimaniamo incantati da una ribolla o da un patanegra e per questi siamo disposti a spendere tanti soldi ma davanti a 35 euro per una soppressata di maiale nero calabrese ci scandalizziamo.
[aggiornamento] Il mantonicoz ha un colorito oro dal parziale affinamento in barrique. Da servire non freddissimo sui 12-14 gradi con formaggi erborinati o con piatti di pesce molto conditi. Profumi di sambuco, retrogusto minerale e longevità è paragonabile ai vini francesi della Borgogna, quell’enclave “bianchista” di Puligny-Montrachet. Così poche bottiglie in un ettaro per una naturale bassa resa di questo vitigno, che si unisce ad una sensibilità particolare del vitigno a più malattie della vite, cosa che ne aveva decretato quasi l’estinzione. In annate meno fortunate occorre, per ottenere un prodotto di qualità, effettuare uno scarto di un terzo delle uve prodotte. [/aggiornamento]”
Antonè, parliamo del Tocco Magliocco chiamato Aglianico di Cassano o Lacrima di Castrovillari, per non far torto a nessuno, che già qui con tutte ste’ lingue antiche non ci si capisce.
“Ne hanno espiantato 400 ettari in trent’anni, c’era un estensione pazzesca tra Pollino (2.248 metri) e mar Jonio, una meteo esposizione magnifica. La nostra vigna presa in locazione è bella, bellissima, forte, sana e quando l’abbiamo finalmente avuta abbiamo pensato: Tocco Magliocco è fatta!
[aggiornamento] Il Tocco Magliocco e’ un rosso di buona struttura. Si abbina a piatti di carne come il suino nero locale e anche a formaggi stagionati. Al palato sentori di frutti rossi maturi e rosa canina. Lo servirei alla temperatura di 14-16 gradi e lo aprirei circa 20 minuti prima del servizio. Il suo splendido colore rubino scuro con note violacee denota un affinamento in legno senza appesantirlo però con tannini che rendono altri vini rossi legnosi. Un ottimo prodotto per una ristorazione di qualità. [/aggiornamento]
Ora ci siamo innamorati di un’altra vigna e questa noooo!!! Non puoi capire cos’è: forse ottanta, forse cento anni. Ma ti rendi conto una vigna di un secolo! Io non ci posso pensare di fare un vino da un vigna secolare …già mi gira a capa.. Il proprietario è il signor Basilio solo per il terrore del rifiuto non ce lo chiedo. Ma perchè non ci parli tu che lo conosci…”
Io??? Al signor Basilio???? Vabbé ci penso, ne parliamo ad Agosto.
In effetti potrei mettere a frutto le mie lezioni di arbereshe
Zòti Vasì si vemi, vemi mirӫ?
Mӫ shpì rrini gjíthӫ mirӫ?
Sa nìpra kē?
E si vete véra? Shítet sèmbri si njӫ hèrӫ?
Zòti ……mӫ falni pӫr shqetӫsimin
Ështӫ njӫ guanjùn cӫ dotit lìpinj njӫ shurbès, sèmbri me rìspiet…
Atìj i pӫlqyìen shumӫ vrèshta, ngahèrӫ cӫ shkon kӫtéj…e rùan mӫ se njӫ hèrӫ..
Aj kā gjymsin e vjeçt e sàj
po aì e donej gjíthӫ pir tӫ
Ti thua se mund bӫhet?
Traduzione
Signor Basilio come state, tutto bene?
la famiglia, le figlie tutto a posto?
quanti nipoti avete ora?
E il vino come va si vende sempre come una volta?
Sign Basì ….. scusate se vi ho disturbato
c’è un giovane che vorrebbe chiedervi una cosa, con rispetto s’intende …
a lui gli è piaciuta molto, ogni volta che passa di qui la guarda e la riguarda
certo è che ha meno della metà dei suoi anni
ma lui la vorrebbe avere per se
crede che sia possibile combinare ?
Acino vini lo trovate
a Roma
Ristorante dell’Hotel de Russie
Ristorante Metamorfosi
Enoteca Les Vignerons
a Milano
Ristorante I Valtellina
a Torino
Ristorante Le Vitel Etonné
Grazie ad Anna Stratigò per la traduzione , io ci avrei messo mille anni così facevano il vino millenario…
Acino Vini. Via xx Settembre, 88 – San Marco Argentano (Cosenza). Tel +39 0984.512095 – Cell +39 329.6343377