Gamberi bio nel deserto del Nevada per i casinò di Las Vegas
Agli abitanti di Las Vegas piacciono i gamberi? Per loro, in testa nella classifica mondiale dei consumatori del richiestissimo crostaceo, è nato un allevamento a km (quasi) zero nel deserto del Nevada.
A produrli, con sistemi biologici, senza utilizzo di acque reflue e in un impianto di nuova costruzione, è la società di acquacoltura Aqua Ganix che ha appena ricevuto un contributo di 128 mila dollari dalla Nevada Commission on Economic Development, l’agenzia statale che sostiene l’economia locale. Aqua Ganix prevede di “sfornare” 200 tonnellate di gamberetti all’anno, pari a 20 venti volte il consumo della città americana. Avranno il sapore dell’aragosta, assicurano i produttori, saranno prodotti in diverse grandezze anche per i mercati della California, dell’Arizona, dello Utah e del Colorado.
Una volta che lo stabilimento inizierà a funzionare, i consumi idrici, come spiega Scott McManus, n. 1 della società, potranno essere contenuti al di sotto del livello medio di una famiglia grazie ad un sistema di trattamento dell’acqua. I crostacei verranno allevati in 44 vasche ricavate da vecchi container dove saranno sistemate le larve che, alimentate con mangime privo di agenti chimici e ormoni ,saranno pronte dopo 120 giorni per la vendita. Si comincia con le consegne a settembre.
E chissà che non sia l’inizio di un’inversione di tendenza che affranchi gli Stati Uniti dalla condizione di grande importatore di pesce. “Ne compriamo all’estero l’88%”, spiega McManus. “Ma le cose cose potrebbero cambiare”.
Fonte: repubblica.it, aquahoy.com
Foto. repubblica.it