Tecnologia. Verdura fresca per mesi se la passi al microonde
Come si fa a conservare una pizza, della pasta fresca, frutta o verdura appena colte senza passarle nel surgelatore? O senza l’aggiunta di conservanti chimici, senza pastorizzazione, senza atmosfera modificata? Col microonde, secondo la Food&Innovative Technologies, l’azienda barese che ha appena messo a punto una nuova tecnologia e già la utilizza con successo.
Un sistema pensato (almeno per ora) per le aziende e non per applicazioni casalinghe e che richiede la presenza di uno speciale forno a microonde dove l’alimento viene passato per 4-20 minuti a temperatura di poco superiore a quella ambiente (due grandi in più), per consentire l’eliminazione di batteri, funghi e muffe. Quindi l’alimento, ricoperto da una pellicola, è pronto per essere commercializzato, con una scadenza posticipata (fino a due mesi circa) rispetto al prodotto fresco venduto senza trattamento. Con vantaggi evidenti sia per l’impresa, meno afflitta dai rischi di deperimento della merce, che per il consumatore. “Il tempo di conservazione di un cibo dipende dalla sua natura”, spiega al Giornale Oronzo Porcelli, direttore dell’azienda. Ma “la scadenza è la stessa che con i conservanti chimici” e l’alimento “conserva tutte le sue qualità nutrizionali e il sapore”. Dieci centesimi al chilo è il costo del trattamento, un prezzo che non dovrebbe incidere su quello finale.
Una promessa di eterna freschezza a guardare la foto che ritrae, a destra, insalata fresca di giornata e a sinistra insalata di 29 giorni conservata con il sistema messo a punto dalla Food & Innovative Technologies.
Se son rose fioriranno. Ma intanto l’azienda pugliese ha già “passato al forno” uva venduta sul mercato estero. Il trattamento a microonde è già rodato per frutta, verdura e pasta fresca. Seguirà la pizza. E magari un giorno, chissà, un micro onde in grado di riprodurre in casa il piccolo miracolo.
[Fonte: Il Giornale Foto: freshplaza.it]