Fonte Cupa di Montori è il migliore Pecorino d’Abruzzo a Vinitaly 2012
È l’ora del Pecorino, vitigno ormai di moda per i palati dei consumatori, come lo fu il Nero d’Avola negli anni ’90. E’ questa l’occasione per assaggiare prodotti provenienti da quasi tutte le province abruzzesi ed apprezzarne le diversità e peculiarità in una degustazione guidata da Alessandro Bocchetti, che definisce questa uva “un piccolo riesling del Mediterraneo”.
Interessante il parere di Francesco Paolo Valentini, che pur confessando la propria mancanza di esperienza sul pecorino, indica la strada di un contenimento di grado alcolico per favorirne l’evoluzione.
Seguiamo anche noi questo percorso virtuale di “transumanza” (pare che così si siano accorti i pastori dell’esistenza di questa varietà) ed analizziamo i campioni posti alla nostra attenzione:
1) Bianco Colline Pescaresi IGT 2011 – La Valentina (PE)
Macchia, timo, erbe officinali, rosmarino, molto ampio. Al gusto ha una beva verticale, con struttura e finale agrumato.
2) Colline Teramane IGT 2011– Villa Medoro (TE)
Sentori di erbe medicinali, agrume e frutta esotica. Al gusto grande freschezza e linearità. Un vino da abbinamento (“gastronomico”come sottolinea Bocchetti).
3) Abruzzo superiore doc Amorino 2011 – Castorani (PE)
Ancora sentori di lieviti, ma anche mineralità, timo, frutta secca e nocciola. Al gusto recupera con struttura e rotondità, senza trascurare eleganza e finezza. Bel finale di erbe aromatiche.
4) Colline Pescaresi IGP 2011 – Tiberio (PE)
Si apre al naso con note di mallo di noce, camino spento e sentori di mandorla. Al gusto fresco ed agrumato, persistente, anche se leggermente alcolico, con finale di macchia mediterranea.
½
5) Abruzzo DOC Giocheremo con i fiori 2011 – Torre dei Beati (PE)
Ancora mineralità insieme a pesca gialla e pera. Al gusto ricco e fresco, e di grande sapidità. Agrumi a fin di bocca. Accattivante ma per niente banale.
6) Colli Aprutini IGT Fonte Cupa 2010 – Montori (TE)
Il colore dorato annuncia una mineralità prepotente, accompagnata da toni floreali e di frutta secca. Alla gustativa ricco, strutturato e di grandissima eleganza, pieno e fresco. Chiusura di erbe aromatiche, macchia mediterranea e spezie.
e ½
7) Terre Aquilane IGT 2010 – Cataldi Madonna (AQ)
Citrico e minerale, con sentori di frutti della passione, salvia e timo. In bocca ricco e complesso, con finale di macchia mediterranea e qualche nota vegetale. Leggermente alcolico.
(Maurizio Valeriani e Stefano Ronconi)