Assaggi in cantina. Le prossime uscite di Giacomo Conterno
Giacomo Conterno è un’azienda leggendaria, famosa in tutto il mondo per la straordinaria qualità dei prodotti che offre agli appassionati. Roberto Conterno ha raccolto con passione e rigore l’eredità di suo padre Giovanni e del nonno Giacomo riuscendo a raffinare e definire con estrema precisione le caratteristiche dei suoi vini. La prima impronta della sua gestione è stata quella di concentrarsi esclusivamente sulle due varietà migliori della tradizione langarola, nebbiolo e barbera, rinunciando a freisa e dolcetto che erano in ogni caso punti di riferimento per le rispettive tipologie. Da quel momento, all’inizio del nuovo millennio, ha continuato a produrre una serie di grandi vini che si rinnovano interpretando fedelmente il carattere di ogni annata.
Qualche giorno fa ho avuto la fortuna di visitare l’azienda e di assaggiare dalle botti insieme a Roberto e Black Mamba i vini che usciranno in autunno. L’esperienza è stata straordinaria, era la prima volta che visitavo la cantina e tutti gli ambienti e le attrezzature sono organizzati per raggiungere l’eccellenza: ogni fase di lavorazione ha il suo spazio distinto, molto vasto e pulito, immenso se si pensa che la produzione annua è di circa 60 mila bottiglie.
L’ultima sfida di Roberto si chiama Cerretta, tre ettari acquistati nel 2008 nella parte settentrionale del comune di Serralunga i cui vini hanno iniziato a affiancare i grandi classici di Cascina Francia. Pur provenendo dallo stesso comune i due vigneti interpretati da Conterno danno risultati molto diversi: avvolgente e suadente il Cascina Francia, teso e affilato il Cerretta. Anche a Cerretta le varietà sono esclusivamente nebbiolo e barbera e l’uscita del barolo è prevista tra due anni con l’annata 2010.
Ecco le impressioni dei nostri assaggi:
Cerretta Barbera d’Alba 2010. Appena travasato, intenso e arcigno, chiuso al naso e ancora poco morbido all’assaggio. Il carattere, più austero del Cascina Francia, è stato confermato a pranzo dall’assaggio dell’annata 2009 ancora molto giovane.
Cascina Francia Barbera d’Alba 2010. Secondo Conterno l’annata perfetta per la Barbera è la 2009, anche in questo caso il vino era stato appena travasato quindi un pò scosso. Molto più suadente e variegato del Cerretta, sarà di sicuro un ottimo vino ma consiglio di conservare la 2009 che avrà un’evoluzione strepitosa nel tempo.
Cerretta Langhe Nebbiolo 2009. Questa la novità della visita, il vino potrebbe essere barolo ma l’esordio del nuovo vigneto è rinviato all’annata successiva. Impressiona la fragrante intensità aromatica, tutti i colori del nebbiolo sono vivaci e squillanti e all’assaggio si conferma perfettamente definito anche se, probabilmente, non abbastanza profondo.
Cerretta atto a divenire Barolo 2010. Tra due anni sarà imbottigliato come barolo, per ora posso solamente dirvi che è una bomba!
Cascina Francia Barolo 2008. Impressiona per eleganza e potenza, intenso e tipico al naso con tutte le violette al posto giusto. All’assaggio è profondo e brillante, ricorda superandola l’annata 2006.
Monfortino Barolo 2005. Poche parole e tante emozioni, un vino complesso e già armonico che non ha bisogno di ostentare muscoli aggressivi per impressionare.
[Ritratti: civiltàdelbere]