L’oro di Napoli. Sappi che con 20 euro mangi molto bene da Veritas
Donna Sofì ci siete???
Uè Nennè che paura! ero sovrappensiero…
Ah sì? E a cosa stavate pensando?
Stavo pensando che è arrivata la stagione (La stagione?) eh la stagione, l’estate, tu comm’ a chiamme? Ad ogni modo, è arrivata la stagione ed è proprio ora di andarmene un poco in vacanza…
Ma perché? Anche le pizzaiole vanno in vacanza? Con i turisti in città???
Eeeeh e perché? Mi devo riposare pure io, me ne vado alle Scescell….dove? sì alle Scescell, quelle isole….aaaaaaa alle Seychelles…eh, e io che ho detto? Mare, sole e qualche bellu uaglione…. (non oso pensare a cosa sarà capace di combinare la nostra Sofia in versione “turista per caso”).
Ma veniamo a noi, questa sera la porto al Veritas, un ex wine- bar trasformato in ristorante dal volere e dalla passione di Stefano Giancotti, che ha ritrovato nello chef Gianluca D’Agostino la massima espressione del suo sogno.
Nennè, scusa, ma è robba scicche qua? Questo mi sembra un ristorante serio assai!
Sofia, non è proprio un ristorante très chic ma di sicuro la location è elegante e raffinata, oltre che sapientemente curata.
C’è una novità estiva al Veritas: dal 4 luglio infatti è disponibile una versione del menu a 20 euro, che comprende un antipasto, un primo e un dolce, secondo l’ispirazione dello chef, giusto per stuzzicare l’appetito ed invogliare la gente a conoscere il locale.
Ci accoglie il maître, Pasquale, una vera macchina da guerra in fatto di servizio e di gestione della sala…Simpatico stu uagliunciello, com’è galante! Eccallà, subito pronta a dare giudizi sugli uomini, non si smentisce mai, a dir la verità stavo cominciando a preoccuparmi perché non l’aveva ancora fatto…
Gianluca subito si dà da fare in cucina. Si parte con un entrée: calamaro scottato con spinaci ripassati, un aperitivo che ci stuzzica piacevolmente lo stomaco…
Nel frattempo ci viene servito il pane, preparato dallo stesso chef, in quattro versioni: grissini, pane bianco, pane con olive nere e pane ricoperto da sesamo nero, buona lievitazione, non appesantisce.
Procediamo con gli antipasti: sgombro marinato, su saltimbocca croccante di Michele Leo (pizzaiolo di Città del Gusto), guarnito con insalata riccia, pomodoro confit, cipolla rossa, condito con maionese di capperi e scaglie di ricotta infornata….Aaa questo è il pomodoro confitto, lo conosco, l’abbiamo mangiato dalla chef stellata….e brava la nostra gastrofighetta verace napoletana, che memoria!
Ma gli occhi di Sofia ad un certo punto si illuminano, riconosco ormai quello sguardo, quando degusta la ventresca di pesce spada arrostita, con misticanza alla vinaigrette di aceto balsamico e ciliegia, un perfetto gioco di contrasti che rende il piatto davvero lodevole. Questo Gianluca ci sa fare…è timido, ma conosce il fatto suo…
Si conclude l’ondata di antipasti con il polpo arricciato su crema di patate e chips di topinambur, piatto di estrema dolcezza, contrastata dalla croccantezza del tubero.
Mentre si chiacchiera tra una portata e l’altra con il proprietario Stefano, arrivano i primi: mezzi paccheri, pasta trafilata al bronzo di Gerardo di Nola, con pomodorini, cozze e peperoncini verdi, un bel sugo dai sapori mediterranei.
Si passa ai sapori di terra con i bucatini cacio e uova, cipolla rossa e zucchine baby…”forse forse, questa pasta l’avrei tenuta di più al dente”…eeee Nennè nun ce scuccià, si sa che il bucatino è un poco scapricciatiello, cuoce come vuole lui…mamma mia, manco avessi detto che li ha cucinati lei sti bucatini.
Ai secondi piatti, andiamo ancora sul pesce: coccio su salsa di zucchine alla scapece (condite con aceto e menta, per intenderci), fiori di zucca e funghi pioppini spadellati. Anche in questo caso lo chef dimostra di essere ben attento alla scelta delle materie prime e al connubio di sapori.
Protagonista dell’altro piatto è il baccalà cotto a bassa temperatura, per nulla salato, contornato da melenzane a funghetto, pomodoro di Sorrento, orzo e pinoli tostati.
Sui dolci si riconosce la raffinatezza di Gianluca: pera sciroppata ripiena di mousse di ricotta, su uno specchio di miele e amaretti, con acini di pepe rosa…Ah e questa è un’altra novità: il pepe sul dolce? Devo dire la verità? Ci sta come il cacio sui maccheroni, e bravo lo cheffo!
L’altro dolce è una cheesecake ricoperta con gelè di limone, su una salsa di fragole: la mousse di formaggio risulta davvero delicata.
Siamo ai saluti, per fortuna con Sofia mi è andata bene pure stavolta, anche se non s’è trattato di una cena “stellata”. Alla fine Pasquale ci accompagna alla porta con dei cioccolatini preparati dallo chef al cioccolato fondente, liquore Strega e tartufo nero…e fu così che Sofia, incantata da Pasquale, quasi quasi stava per rinunciare alla sua vacanza esotica….e che ci tiene Sofia!
Ristorante Veritas. Corso Vittorio Emanuele, 141 – 80121 – Napoli. Tel. +39 081 66 05 85