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Vino
3 Agosto 2012 Aggiornato il 6 Aprile 2019 alle ore 21:06

Marsala. Scopri quanto è buono a Pantelleria se si chiama De Bartoli

Marsala a Pantelleria non è un refuso o una confusione geografica. C'è quello buono che produce De Bartoli accanto al Passito di Pantelleria
Marsala. Scopri quanto è buono a Pantelleria se si chiama De Bartoli

Marsala a Pantelleria non è un refuso o una confusione geografica. Può capitare di andare a Pantelleria e di trovarsi ad assaggiare grandi marsala, soprattutto se si è ospiti di una azienda che fa bene sia gli uni (Passiti di Pantelleria) che gli altri (Marsala).

La denominazione “Marsala” è stata maltrattata negli anni da prodotti al limite della decenza (Marsala all’uovo e simili) offuscando la grande tradizione bicentenaria che aveva portato i grandi Marsala al livello dei Porto e dei Madeira più celebrati. Sicuramente l’impegno e il genio di Marco De Bartoli (scomparso da poco più di un anno) hanno contribuito, negli ultimi decenni, a riportare in alto il nome e la qualità del Marsala.

L’occasione per provare un piccolo ma significativo percorso di vini fatti con le uve di Grillo (le uniche che usa l’azienda De Bartoli per produrre i propri Marsala) è stata la visita alla succursale pantesca ospiti di Sebastiano De Bartoli e soprattutto della solare e accogliente Anna Torgler, trentina trapiantata nell’isola del vento che dirige con piglio sicuro l’azienda Bukkuram.

Il percorso è partito con un vino secco 100% Grillo, il Grappoli del Grillo 2010, per apprezzare le potenzialità dell’uva anche su di un vino da pasto: il vino si presenta di un bel giallo dorato luminoso, al naso si apprezzano note di frutta secca, qualche accenno boisèe e affumicato, in bocca troviamo struttura importante bilanciata da freschezza, note di fieno fresco e ancora frutta secca e finale agrumato di pompelmo. Interpretazione non banale anche se appesantita dal passaggio in legno.

A seguire il Vigna la Miccia Marsala Superiore Oro, naso ricco di fiori appassiti, noce e mandorla tostata, in bocca si avverte la dolcezza, poi le note tipiche dei vini ossidati, che qui sono equilibrate e appena sussurrate, facendo di questo vino un approccio ideale anche per i neofiti di questa tipologia. Ottimo anche come originale aperitivo.

Con il Marsala superiore Riserva 10 anni ci immergiamo nel mondo dei vini prodotti con il metodo soleras, ovvero con l’uso di botti scolme : al naso emergono sentori di smalto, acetone , fiori bianchi, in bocca gusto di zabaione e frutta secca, note affumicate e di sottobosco, lunga persistenza, acidità che sostiene il confronto con l’alcool (18) e chiusura di tamarindo rinfrescante e accattivante.

Gran Finale con il Vecchio Samperi Ventennale, quindi un vino che è la risultante di un mix di vini con un’invecchiamento medio di venti anni! Naso caleidoscopico di cioccolato, fichi secchi, smalto e cuoio, in bocca note di torrefazione, fresco al limite della salivazione, lascia una nota di caramella d’orzo e note fumeè molto piacevoli per una persistenza da primato. Meditazione.
e ½

Azienda Samperi. Contrada Fornaia Samperi, 292. 91025 Marsala (Trapani). Tel. +39 0923.962093

Azienda Bukkuram. Contrada Bukkuram, 9. 91017 Pantelleria(Trapani) . Tel. +39 0923.918344

[Stefano Ronconi]

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