La mappa per trovare il supermercato più conveniente vicino casa tua
Promette un risparmio fino a 1.500 euro all’anno sulla spesa al supermercato la rivista Altroconsumo a patto di saper scegliere bene il punto vendita nella propria città. Un’indagine su 950 supermercati che offrono una guida allo spendere meno cercando il prodotto migliore. Nel confronto, effettuato tra aprile e maggio da incaricati che hanno visitato per 4 volte (quattro) lo stesso punto vendita sono stati scandagliati 162 ipermercati, 603 supermercati e 185 hard discount per un totale di 950 punti vendita. In questo modo sono stati registrati 898mila prezzi in 61 città distribuite lungo l’Italia.
L’indagine mette in rilievo innanzitutto che è la concorrenza a fare bene ai prezzi. Dove non c’è possibilità di scelta la spesa media annua sale sensibilmente. Di conseguenza, la convinzione abbastanza diffusa che vorrebbe i grandi centri meno convenienti di quelli piccoli salta al pari della vecchia divisione nord caro sud economico. Dipende. L’indice minimo-massimo (fatto 100 la base) premia Arezzo come la più risparmiosa con un 100-126, ma Milano è a 104-123, ben più conveniente di Roma 109-126 e di Napoli 109-114. Aosta e Siracusa, due capi estremi, ottengono la peggiore performance in fondo alla classifica con la città alpina a 117-120 e quella siciliana a 116-120. Senza possibilità di risparmio rispetto a quelle più concorrenziali.
Altroconsumo ha messo a punto una pagina dedicata con tanto di ricerca per città e georeferenziazione utile per trovare il punto vendita più conveniente con un clic. Un veloce sguardo a Roma ha permesso di selezionare tra le tre opzioni “spesa completa”, solo prodotti confezionati, solo alimentari confezionati e ricevere una mappa in cui si nota come i più convenienti siano all’esterno del G.R.A o in quartieri semiperiferici (stessa regola per Milano, Napoli – con pochi segnalini – Firenze, Bologna – che fa lampeggiare il verde a Lame – Salerno che accende il risparmio con indice 101 a Torrione).
Le insegne più convenienti vede in testa U2 Supermercato, del gruppo Unes, e Doc Supermercati, del gruppo Coop. Poi i più diffusi e conosciuti Iper e Esselunga, Alì, Conad e Ipercoop. La classifica dell’hard discount vede la sequenza Eurospin, L. D., Prix Discount, Penny Market e Lidl.
Se salta il mito del piccolo è bello, viene confermata la grande capacità di risparmio degli Iper e quella eccezionale degli hard discount. Se si scelgono prodotti commerciali, quindi non le grandi marche “patinate” nei supermercati si può risparmiare fino al 38% rispetto a un prodotto omologo. E ben il 61% se si punta ai prodotti hard.
A Altroconsumo giurano che dal prezzo non dipende la qualità. Bisogna imparare a leggere l’etichetta per fare la spesa più conveniente e più buona. Sarà, ma l’argomento resta confuso anche perché quale marchio di prestigio metterebbe in piazza che ha anche una linea di produzione “senza marchio”?
[Link: Repubblica. Immagine: Cucina semplicemente]