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30 Ottobre 2012 Aggiornato il 31 Ottobre 2012 alle ore 00:45

Apprendere che McDonald’s è ristorante di eccellenza e i McItaly sono ricette

La "cacciata" dalla Galleria Vittorio Emanuele di Milano è stata per McDonald's un ottimo propellente per la comunicazione. Incassato il successo del
Apprendere che McDonald’s è ristorante di eccellenza e i McItaly sono ricette

La “cacciata” dalla Galleria Vittorio Emanuele di Milano è stata per McDonald’s un ottimo propellente per la comunicazione. Incassato il successo del pasto democratico con le file al punto vendita non solo per agguantare il panino gratis ma anche per dichiarare imperituro amore, l’AD di McDonald’s Italia, Roberto Masi, segna sul pallottoliere altri punti nella guerra contro i detrattori ad ogni costo del fast food.

Il giorno prima di riconsegnare le chiavi del locale in galleria ha invitato il sindaco di Milano Giuliano Pisapia per festeggiare la “democratizzazione dei sapori tipici e genuini del nostro paese”. Il sindaco ha accettato (1-0) e con una calorosa stretta di mano ha detto che qualcosa bisognerà inventarsi (2-0).

Questo è un arrivederci, e non un addio. Avremo sicuramente nuovi luoghi in cui incontrarci, perché questa non è una chiusura ma una ripartenza. McDonald’s è una ricchezza per Milano e non solo. Ci auguriamo che la restituzione delle chiavi di oggi sia solo una sostituzione con quelle di altri spazi che definiremo“.

Roberto Masi, non contento di aver invitato i milanesi al pasto democratico, aveva anche in serbo una nuova degustazione per 2.000 milanesi. E per giunta di prodotti di eccellenza di cui 6 tutelati (3-0). Asiago DOP, Provolone Valpadana DOP, Speck Alto Adige IGP, Bresaola della Valtellina IGP, Olio Extravergine di Oliva, Parmigiano Reggiano DOP e Salame di Calabria

Siamo davvero felici che il Sindaco abbia accettato il nostro invito e siamo onorati di averlo avuto nostro ospite in questo spazio che per McDonald’s e per i milanesi ha un significato davvero speciale, e che salutiamo oggi con una grande iniziativa aperta a tutti che offre gratuitamente la possibilità di assaggiare sette prodotti tipici italiani. Confermo inoltre che siamo in contatto con i suoi collaboratori per trovare presto delle alternative a questo spazio

Un modo per ribadire il legame dell’azienda con il territorio italiano e la sua produzione alimentare, ma anche la volontà  di rendere accessibili a tutti le eccellenze del Made in Italy. Alcuni di questi ingredienti saranno la base delle nuove ricette dal gusto italiano che McDonald’s proporrà al pubblico a partire da mercoledì 31 ottobre (Il Veneto e Il Calabrese) in tutti i suoi ristoranti in Italia.

McDonald’s si fa forte dei numeri per avallare il suo ruolo di difensore dei prodotti italiani di eccellenza e nei panini, ops, nelle ricette McItaly disponibili nelle prossime settimane dichiara (4-0) che utilizzerà prodotti italiani per un totale di circa 70 tonnellate.

Il sistema McDonald’s è un interessante volano per l’esportazione di prodotti italiani nel mondo. Nel 2010 il Parmigiano Reggiano DOP, fornito da Parmareggio, è stato esportato nei ristoranti McDonald’s francesi per un totale di 140 tonnellate di prodotto e in Germania per circa 40 tonnellate. Un altro prodotto tipico italiano esportato nei ristoranti McDonald’s in Francia è stato l’Asiago DOP di cui sono state richieste quasi diecimila forme di formaggio, pari a 75 tonnellate di prodotto.

In generale, sono 5 i paesi nei quali McDonald’s Italia è riuscita a favorire l’esportazione di materia prima italiana: Francia, Germania, Spagna, Portogallo, Svizzera.

E po c’è McItaly che continua ad essere una sorta di portabandiera. Anche con l’aiuto di Qualivita che certifica il legame con il territorio avvicinando l’azione di McDonald’s a quella del Salone del Gusto (5-0) anche grazie alla tracciabilità dell’intera filiera produttiva.

“Dopo il Salone del Gusto di Torino ecco un altro grande evento dedicato ai sapori del territorio italiano“, ha sottolineato Mauro Rosati, Segretario Generale della Fondazione Qualivita, al cui standard ha aderito McDonald’s Italia. “Un’occasione per puntare i riflettori sui prodotti di casa nostra che, anche per una realtà come McDonald’s, rappresentano un valore da promuovere”.

McDonald’s non si è arresa allo “sfratto” dalla Galleria milanese e continuerà la sua battaglia in tribunale per ottenere il risarcimento dei danni, valutati in 24 milioni di euro, o per cercare nuove soluzioni che possano riuscire a migliorare la presenza in città (6-0).

“Andiamo avanti con il ricorso” , ha detto l’a.d. Roberto Masi “anche se ci sono stati segnali incoraggianti da parte dei comune. Stanno lavorando per offrirci la possibilità di aprire un nuovo locale o di ampliare quello vicino al Duomo con dehors e terrazze”.

Certificata la vittoria per cappotto, mi resta un solo dubbio. Ma da quando McDonald’s ha smesso di essere una paninoteca per diventare un ristorante democratico e i suoi panini ora sono ricette?

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