Dieci vini entro i 15 euro da abbinare al menu del cenone di Capodanno
Anche all’appuntamento del Capodanno in tempi di crisi chi non vuole rinunciare al bere bene ha una grande opportunità: riscoprire e valorizzare il rapporto qualità/prezzo, elemento vincente in un mercato molto difficile come quello del vino. Per un cenone tipo romanesco abbiamo individuato alcune bottiglie dal costo contenuto (entro i 15 euro) da accompagnare al menu bene augurante. Seguiteci e se avete altri consigli segnalateli!
Fritti romani (baccalà, carciofi, zucchine, broccoli) e, in abbinamento, Erbaluce di Caluso Doc Brut Millesimato San Giorgio 2007 – Cieck (15 €). L’uva Erbaluce, una delle più acide nel panorama dei vitigni italiani, si presta benissimo a contrastare l’untuosità del fritto. Spumante complesso ed elegante, minerale e agrumato, armonico ed equilibrato, vale 3 scatti e ½ e secchio. In alternativa Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg Talento Brut 2008 – Padroggi La Piotta (15 €). 36 mesi sui lieviti e agricoltura biologica, sentori agrumati e minerali e finale di frutta secca. Agile e scorrevole. 3 scatti e ½ e secchio
Linguine all’astice accompagnate dal miglior bianco dell’anno, secondo noi, come rapporto qualità-prezzo: Verdicchio di Matelica Doc 2011 – Collestefano (7,5 €). Gesso e pietra focaia sono i marcatori di questo vino, fine e strutturato, di grande piacevolezza e suadenza, con finale di mandorla e fiori bianchi. 4 scatti e secchio. In alternativa un grande Vermentino: Romangia Igt Bianco Sussinku 2010 – Tresmontes: Il Sussinku (che significa in dialetto sardo “Abitante di Sorso”) dell’azienda emergente Tresmontes, si presenta con note di agrumi, fiori bianchi e frutta secca, sfumati e piacevoli sentori di idrocarburo e finale di macchia mediterranea e spezie. Binomio potenza ed eleganza, ma anche grande bevibilità. 4 scatti e secchio (12-14 €) sullo scaffale dell’annata in commercio, il 2010).
Baccalà alla romana o alla trasteverina (con pomodoro, uva passa, pinoli, cipolle). Qui dobbiamo pensare ad un rosato o ad un rosso non troppo invasivo. Suggeriamo 3 alternative. La prima: Colli del Limbara Igt Nebbiolo Karana 2011 – Cantina di Gallura: minerale ed elegante, con note di china, radici e finale di frutti di bosco. (7 €). 3 scatti e ½ e secchio. Carignano del Sulcis Is Solus 2009 – Sardus Pater: un abbinamento leggermente più impegnativo. Vino di grande stoffa e forse miglior rapporto qualità/prezzo tra i rossi italiani. Sentori fumé, di pietra focaia e spezie. Profondo e di grande personalità (8 €) 4 scatti e secchio. Cannonau di Sardegna Doc Rosato Erèssia 2010 – Giuseppe Sedilesu: colore, e non solo da vino rosso. Salino e minerale, fresco e profondo, ci regala una grande beva, complessa ma agile al tempo stesso, con finale di fiori rossi e arancia sanguinella, su un’ottima struttura. Uno dei migliori rosati assaggiati nell’ultimo anno (13 €). 3 scatti e ½
Saltiamo velocemente al panettone che abbiniamo con l’ottimo Moscato d’Asti Tenuta del Fant 2011 – Tenuta Il Falchetto, speziato ed agrumato, con toni di mela, salvia e muschio (10 €). 4 scatti e secchio
Sul piatto che segue il brindisi di mezzanotte, lenticchie e cotechino, consigliamo di bere una Barbera d’Alba Vigna S.Caterina 2011 – Guido Porro: fresco ed avvolgente, di grande bevibilità, con sentori di mirtillo e lampone, e finale di macchia mediterranea (10 €). 3 scatti e secchio
Per brindare invece alla mezzanotte, da bere da solo a questo punto, Oltrepò Pavese Pinot Nero Metodo Classico Nature – Monsupello: una bollicina interessante, dal fine perlage, elegante e avvolgente, con finale minerale (15 €). 3 scatti e ½
(ha collaborato Stefano Ronconi)
[Immagine: temeculawines.org]