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29 Aprile 2013 Aggiornato il 2 Luglio 2014 alle ore 21:42

Nunzia De Girolamo, dalle cantine di papà a Ministro dell’Agricoltura

Quanti guardano al Ministero delle Politiche Agricole potrebbero tirare un sospiro di sollievo per la competenza di chi è stato chiamato a dirigere il
Nunzia De Girolamo, dalle cantine di papà a Ministro dell’Agricoltura

Nunzia De Girolamo

Quanti guardano al Ministero delle Politiche Agricole potrebbero tirare un sospiro di sollievo per la competenza di chi è stato chiamato a dirigere il dicastero di via XX Settembre. Il nuovo ministro è la campana Nunzia De Girolamo che, oltre ad essere una pupilla di Silvio Berlusconi, ha avviato il suo percorso politico proprio nel solco dell’Agricoltura entrando nella Commissione della Camera e soprattutto seguendo le orme del papà. Nicola De Girolamo, infatti, è il direttore del Consorzio Agrario ed è proprietario della Cantina del Taburno, conosciuta per la Falanghina e per l’Aglianico.

A De Girolamo padre, i primi complimenti per la designazione della figlia a Ministro della Repubblica sono arrivati da uno dei guru dell’enologia nazionale, il professore Luigi Moio che è consulente della cantina di Foglianise.

La Campania, dunque, gioca ai massimi livelli la sua partita sul tavolo dell’agroalimentare in coincidenza con lo scivolone della norma del doppio stabilimento per la filiera della Mozzarella di Bufala Campana Dop che ha avuto una nuova chiave di interpretazione con il decreto del 10 aprile 2013, uno degli ultimi della gestione del precedente Ministro Catania.

Nunzia De Girolamo ministro

Gioisce anche Daniela Nugnes, consigliere per l’agricoltura del presidente della giunta regionale della Campania Stefano Caldoro, per il riconoscimento alla Campania di un ruolo strategico nella prossima programmazione agricola comunitaria 2014/2020. E soprattutto per l’appoggio che il nuovo ministro potrebbe dare alla sua idea di garantire all’Orsa, l’Osservatorio regionale per la sicurezza alimentare, il controllo di tutta la filiera bufalina. E non solo quella della Regione Campania (che conta il 74% della popolazione bufalina nazionale), ma anche del Lazio, del Molise e della Puglia travalicando i confini regionali.

Un’opportunità legata al Ministro della Campania che già si oppone nell’immaginario collettivo all’ex ministro leghista Luca Zaia additato come uno dei responsabili dell’attacco e del conseguente impasse in cui si è ritrovato il Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana Dop.

[Link: Corriere del Mezzogiorno. Immagini: corriere.it]

 

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