Questo matrimonio non s’ha da fare. Il Boss delle cerimonie finisce in parlamento
Il sogno delle nozze, il linguaggio pop e quel tono cafonal che in Italia tira sempre sono gli ingredienti che per l’Huffington hanno decretato il successo del docu-reality il Boss delle Cerimonie. Un programma che apre una finestra sullo stile napoletano delle nozze e che ha scatenato una serie di polemiche sul web. E non per l’atmosfera un po’ kitsch che anima le puntate. La preoccupazione di molti napoletani è che si faccia l’equazione boss = Napoli e si vada oltre lo stereotipo del classico matrimonio infiocchettato di pantagruelici banchetti e cantanti neomelodici per approdare alle spiagge della camorra e del crimine organizzato.
Petizioni on line hanno cercato di fermare il programma, ma gli inviti a boicottare il programma saltando il canale (Real Time) hanno avuto l’effetto contrario. Le storie raccontate da don Antonio Polese hanno mandato in orbita il programma che ha fatto segnare un sorprendente share del 4,5% a quota 610 mila spettatori.
E così a fermare il programma ci provano i deputati di Sinistra, Ecologia e Libertà, Gennaro Migliore e Arturo Scotti che hanno presentato un’interrogazione parlamentare citando un’inchiesta della Procura della Repubblica di Torre Annunziata del 2011. La Sonrisa, l’albergo arabeggiante in stile Las Vegas di Sant’ Antonio Abate non è solo scenografia del Boss delle cerimonie (lo è stato anche del film Reality di Matteo Garrone e della kermesse canora Napoli prima e dopo andato in onda su Rai Uno e Rai International), ma anche palcoscenico di matrimoni che hanno suscitato sdegno, spiegano i deputati Migliore e Scotto: quello tra Marianna Giuliano e Michele Mazzarella, esponenti di clan napoletani che volevano dimostrare al quartiere di Forcella la forza e il potere delle due famiglie unite.
Un matrimonio di interessi che è molto lontano dal film Il mio grosso grasso matrimonio greco e dal reality americano Il mio grosso grasso matrimonio gipsy da cui il Boss delle cerimonie trae ispirazione.
Sarà il caso di dire che questo matrimonio in tv non s’ha da fare nonostante gli ascolti?
[Link: retenews24, Huffington Post. Immagine: Napoli Today]