Qualità prezzo. La mappa dei 10 vini imperdibili al Vinitaly 2014
Vinitaly 2014, quello dei grandi numeri qui a Verona. E non parliamo solo di dati di produzione o di export.
Sono due i messaggi positivi che arrivano dal convegno su vino e grande distribuzione (Gdo) che è una delle porte per arrivare al pubblico e mirare sempre di più alla qualità da coniugare con quantità
- l’aumento delle vendite di vino nei supermercati nei primi mesi del 2014 potrebbe portare ad una ripresa del mercato interno, dopo anni di stasi;
- la grande distribuzione europea ed americana è pronta a veicolare sempre maggiori quantità di vino italiano (nei supermercati Usa, l’Italia è il secondo Paese importatore con una quota del 28,3%, dopo l’Australia, distaccando di 22 punti la Francia).
Secondo la ricerca, negli Usa i vini più venduti sono Pinot Grigio, Chianti, Valpolicella/Ripasso/Amarone oltre spumanti e Prosecco. Nel Regno Unito la classifica vede al primo posto il Pinot Grigio, seguito da Prosecco e Sangiovese. In Germania la parte del leone la fanno il Prosecco Frizzante e il Prosecco Spumante.
Conoscere, assaggiare, promuovere. La strada è sempre quella anche se si adatta ai nuovi mezzi, internet innanzitutto. In questo mio conoscere vorrei rendervi partecipi di 10 assaggi che anche il visitatore più distratto non dovrebbe mancare per rapportare qualità e prezzo.
La mappa dei 10 vini imperdibili al Vinitaly 2014
1. Feudo Cavaliere. Millemetri Etna Bianco Doc 2012
Carricante in purezza, il vitigno a bacca bianca più diffuso in Sicilia, vinificato nel piccolo paese di Santa Maria di Licodia alle pendici dell’Etna. L’azienda appartiene alla famiglia Platania dal 1880. Oggi Margherita Platania si dedica anima e corpo a vinificare i due vitigni simbolo dell’enologia etnea, carricante e nerello mascalese, da viti a piede franco centenarie. Siamo quasi a mille metri sul versante sud ovest del vulcano. Il vino, vinificato solo in acciaio, si presenta giallo paglierino abbastanza carico. Al naso è un’esplosione di profumi d’alta quota, floreale, fruttato con note di ginestra e netti sentori minerali. L’ingresso al palato è seducente, esplosivo, sapido, minerale, una bella struttura (13 gradi alcolici compensati alla grande dalla dirompente freschezza e persistenza). Acidità e vigne vecchie sono garanzia di longevità. La beva è molto piacevole e il rapporto qualità prezzo straordinario.
Prezzo 16,50 – 18 € in enoteca. Punteggio: 96/100
Sicilia. Pad. 2 CCIAA Catania PAD. 2 123 H – 133 L STAND 21 ANGOLO H118
2. Cantine Librandi. Duca di San Felice Cirò Classico Superiore Riserva 2011
Siamo di fronte alla storia e alla rinascita della viticoltura calabrese. Nicodemo Librandi, appassionato vignaiolo dalla nascita, dà grandissima importanza al territorio. Librandi ha costituito un’associazione di conferitori formata da oltre 40 piccoli viticoltori: per loro cura tutti gli aspetti agronomici ed enologici ed indice un premio annuale per la vigna più bella. Ho visto vigne in riva al mare dalla bellezza mozzafiato. Il vino è un cult della produzione Librandi, Gaglioppo in purezza, vinificato solo in acciaio, si presenta con il colore classico un po’ scarico e di media trasparenza che spesso lo fa paragonare al nebbiolo. Duca San Felice 2011 è un bambino in fasce: tannini molto evidenti ed eleganti che si fonderanno con il tempo in bottiglia con la straordinaria freschezza e sapidità bilanciati alla grande con i 14 gradi di alcol. Il vino riposa per tre anni in bottiglia. Sui tempi Nicodemo Librandi non transige. Il rapporto qualità prezzo è semplicemente insuperabile. Un grande vino senza tempo e senza legno. Fascinosa eleganza e facilità di abbinamento.
Prezzo in enoteca 10 €. Punteggio: 94/100
Calabria. Pad. 6 F2
3. Argiolas. Iselis Rosso Igt Isola dei Nuraghi 2012
Argiolas è un pilastro dell’enologia sarda dal 1938, azienda di famiglia che ha messo in campo tanti progetti speciali: biodiversità, 5000 cloni di 14 varietà tipiche sarde da recuperare, Water Foot Print (macchina speciale che controlla il fabbisogno idrico arrivando a risparmiare fino al 50% di acqua), sostenibilità richiamata dall’etichetta : “Avvolgimi nel volo delle labbra, oltre il ricordo”. Veniamo al vino. La monica è un vitigno che ho sempre amato (Monica all’85% e 15% di carignano e bovale). Il colore è rosso rubino intenso, al naso è complesso con una variegata scia di fruttato, marasca e prugna e di spezie, vaniglia e cannella. In bocca l’ingresso è equilibrato, tannini ben presenti, non del tutto svolti, ci vuole tempo. Freschezza e sapidità sono protagoniste e rendono Iselis molto bevibile, nonostante l’alcol sostenuto. La sua particolarità è che, pur essendo un rosso, si presta meravigliosamente a preparazioni di pesce arrosto, scottata di tonno con erbe aromatiche, zuppa di pesce, come anche all’agnello in umido e formaggi di media stagionatura.
Prezzo enoteca 17 €. Punteggio 90/100
Sardegna. Pad. 5 A 7
4. Le Vigne di San Pietro. Cor de Rosa, Chiaretto Bardolino 2013
Per me che sono amante del vino rosato, questo vino è stato una bella scoperta. Siamo a pochi chilometri da Verona, a Somma Campagna. Due architetti rapiti dalla passione per la viticoltura, Pietro e Carlo Nerozzi, hanno acquistato da anni 10 ettari di vigneto per 60.000 bottiglie prodotte, di cui 8.000 di chiaretto. Il vino ha un colore rosa corallo tenue, brillante, al naso è profumatissimo, floreale e fruttato con sentori di fragola e pesca bianca. Viene vinificato alla francese con salasso metodo Roussignè. Al palato l’ingresso è un’esplosione di sapidità e freschezza che lo rendono gradevolmente bevibile, il classico vino da bere a bicchierate in barca abbinato a fritturine e crostacei. Il prezzo è ragionevole.
Prezzo in enoteca 12 €. Punteggio 88/100
Veneto, Le Vigne di San Pietro, Pad. 6 D4
5. Gaierhof. Sauvignon Selezione Trentino 2012
La cantina della famiglia Togn produce tutti i vitigni tipici della regione, sia in versione base che selezione. Questo Sauvignon, circa 6.000 bottiglie, mi ha conquistata per il suo aroma non particolarmente spinto e gentilmente aromatico. Di colore giallo paglierino tenue, tendente al bianco carta, brillante, 12,5 gradi alcol, vinificato in acciaio a circa 500 mt sul livello del mare, ha i vigneti su terreni ghiaiosi e minerali. Si presenta al naso con profumi delicati floreali e fruttati, per lasciare spazio in bocca a sensazioni fresche e sapide che lo rendono estremamente bevibile e non ‘noioso’ come molti vini da vitigni aromatici. È piacevolmente abbinabile a risotti e zuppe primaverili, carni bianche delicate, o come particolare aperitivo.
Prezzo in enoteca 12 €. Punteggio: 86/100
Trentino. Pad. 3 C2
6. Donatella Cinelli Colombini. Cenerentola 2010 doc Orcia.
Questa doc si trova in mezzo ai territori dei blasonati Nobile di Montepulciano e Brunello di Montalcino. Il nome dato al vino da Donatella Cinelli Colombini riporta a questa ragione. È un blend del più nobile ed elegante sangiovese e di un antico vitigno autoctono recuperato, dai caratteri più rustici, la “ foglia Tonda”. Il vino è vinificato in acciaio, in tonneau da 5 hl per circa un anno, 18 mesi in tonneau e almeno 12 mesi di bottiglia. Il vino combina eleganza e potenza. 14,5 gradi di alcol, un bel rosso rubino intenso, ha in bocca un ingresso morbido con sentori di ciliegia ancora fresca, tannini potenzialmente eleganti e fini. Si può dire che si trovi ancora in fase adolescenziale, ma si abbina già bene a piatti succulenti della cucina toscana.
Prezzo in enoteca 30 €. Punteggio: 84/100
Toscana. Pad 6 D4
7. Azienda Agricola Giorgio Colutta – Bandut. Refosco dal Peduncolo Rosso Colli Orientali del Friuli 2012
Uno dei pochi vitigni a bacca rossa della regione, notoriamente vocata ai bianchi. Giorgio Colutta, vignaiolo di terza generazione, produce vini di grande qualità. Il vino si presenta ancora ricco di colore, perché giovane, e non ha assunto ancora la media trasparenza caratteristica del vitigno. Si lavora tradizionalmente con permanenza di 24 mesi in tonneau grandi di terzo o quarto passaggio. Il vino è rosso rubino intenso appena tendente al granato. Al naso sentori di frutti di bosco a bacca nera, spezie e una nota vegetale. Al palato il vino ha una imponente carica glicerica, tannini importanti, ma è anche molto fresco e sapido (l’azienda è in pianura a 100 mt sul livello del mare). Il vino si presta a abbinamenti come lo stinco di maiale, tipico della cucina regionale. Esaltante il rapporto prezzo qualità di questo vino ben distribuito in tutt’Italia.
Prezzo in enoteca 10 € ( da comprare e conservare in cantina). Punteggio: 82/100
Friuli Venezia Giulia. Pad. 6 D 6
8. Enrico Serafino. Barolo docg 2009
Siamo a Canale d’Alba, nel Roero, fuori dalla zona di produzione classica del Barolo, ma Serafino ha sempre storicamente fatto Barolo e si è consolidato nel tempo. Buona annata la 2009, vinificazione super tradizionale in botti grandi di rovere. Il vino si presenta di colore rosso rubino scarico tendente all’aranciato, ma vivace e brillante. Al naso si avvertono sentori di marasca ancora integra e un’intrigante scia speziata. Al palato entra morbido (14, 5 gradi di alcol che non si avvertono affatto) con buona acidità e sapidità. A differenza di molti barolo, è piacevolmente bevibile ed abbinabile a piatti di struttura, come risotti, ragù, ravioli farciti di carne e brasati.
Prezzo franco cantina 18 €. Punteggio: 81/100
Piemonte. Pad. 7 B6 (Gruppo Campari)
9. Vigne Chigi. Pallagrello Bianco Igp Terre del Volturno 2013.
Il Pallagrello, vitigno a lungo abbandonato, amato dai Borbone, tanto da includerlo nella famosa “Vigna del Ventaglio” dei dieci vitigni più coltivati nel Regno delle Due Sicilie, è assurto a notorietà già dalla metà degli anni ’90. EÈ uno dei pochi vitigni al mondo che si conosce sia a bacca bianca che nera. Il vino è giovanissimo, risente del recente imbottigliamento dovuto al Vinitaly dove il mercato richiede le nuove annate. Si presenta di un bel giallo paglierino vivace. Al palato entra subito fresco e sapido (siamo a circa 200 mt sul livello del mare) la struttura è importante. Vinificato solo in acciaio, è un vino che ha bisogno di molta bottiglia. Si abbina a piatti di mare come il palamito su pietra ardente di Alfonso Caputo di Taverna del Capitano. Le etichette si ispirano alla passione per i cani che nutrivano i Borbone.
Prezzo in enoteca 10 €. Punteggio: 79/100
Campania. Area B Prov. Caserta B17
10. Bersi Serlini. Franciacorta Satèn.
Terra di bollicine, tradizione pura, chardonnay 100% da vecchi vigneti, vendemmia agostana per preservare l’acidità, 30 mesi sui lieviti in bottiglia, grado alcolico tipico 12,5%. La flûte presenta una persistenza del perlage lunga, giallo paglierino con venute dorate. Al naso è intenso con ricordi di mela e note appena vanigliate. Al palato è morbido e molto persistente, la spuma è elegante e delicata. Questo Satèn è perfetto aperitivo o in abbinamento con sushi o con risotto.
Prezzo in enoteca 20 €. Punteggio: 78/100
Lombardia Pad. 6/ E1
Ora tocca a voi dirci se avete messo nella vostra cantina ideale di quest’anno uno di questi vini. O se volete consigliarne altri da assaggiare mentre è in corso il Vinitaly 2014.
[Immagini: Giulia Nekorkina, Vinitaly]