Pesaro – Urbino. Il Giardino dei sapori è nell’entroterra delle Marche
Nelle Marche il Giardino ha un nome invitante in questi giorni in cui si guarda al cielo per godersi un po’ di riposo all’aria aperta.
Siamo a San Lorenzo in Campo, nell’entroterra e da qui è un passo arrivare ad Urbino o sulla costa, Senigallia in primis.
Un albergo-ristorante alla cui guida c’è un istrionico direttore, Massimo Biagiali, curatore di una carta dei vini piuttosto profonda, vera delizia per appassionati, con chicche con diversi anni sulle spalle e prezzi fermi nel tempo.
La carta propone un menu degustazione del territorio a 45 €, uno vegetariano a 38 €, entrambi bevande escluse. Gli antipasti sono tra 9 e 12 €, i primi a 11/12 €, i secondi da 12 a 17 €, i dolci a 7 €.
Noi iniziamo con una piccola entrèe: insalatina di cappone con aceto balsamico. Le carni sono giustamente sapide, tenere e ben condite, la cialdina trallalà di vecchia conoscenza era da tanto che non la vedevo.
Le guanciole di manzo al vino rosso con fagioli solfini ed il loro gelato (9 €). Va beh, allora è un vizio! Cosa ci fa quel cestino? Va beh, a parte questo, il suo contenuto è notevole per consistenza e gusto, la guanciola, una volta brasata, perde un poco quella sua consistenza burrosa data dalla cottura a bassa temperatura. Un piatto buono ma che potrebbe essere perfezionato.
La cucina di pancia si concentra nei cannelloni gratinati con riduzione di visciole (12 €). Con quel giusto equilibrio di ragù (tanto) e besciamella (pochissima), ben cotta e golosa, inno alla ciccia.
Sulla stessa falsariga gli spaghettoni “Mancini” con ragù d’anatra e carciofi (11 €), dove la componente vegetale regala ulteriore struttura e profumi al piatto, di per sé già ben congegnato.
Abbiamo parlato di una grande carta dei vini, troppo frettolosamente ci siamo prendere da un assaggio di un’etichetta di una azienda biologica del gruppo Barone Pizzini, Pievalta. Il loro Marche Igt Rosso 2012 è un montepulciano in purezza (così dice la scheda anche se noi abbiamo avvertito un tocco di Lacrima, chissà?) dal profilo fresco, fruttato ed immediato, voi puntate su qualcosa di più estremo.
Massimo ci ha omaggiato di un assaggio di pizza stirata rossa e alle cipolle, goduria massima per perfetta cottura, fragranza e ottima lievitazione.
Passiamo ai dolci. Il mio compagno di tavola azzarda una crema di mascarpone con trito fondente equatoriale e amarene di Cantiano (7 €) che esplode in bocca per intensità e fantastica texture della crema.
Io invece opto per la mousse di casciotta di Urbino in oro con salsa rossa e gelatina di aceto balsamico (7 €). Un dolce/non dolce in cui la componente sapida del formaggio va a sposarsi con la gelatina.
Massimo è orgoglioso di ciò che propone ai propri ospiti e non possiamo uscire senza aver provato il suo gelato con un assaggio (generoso) del suo gusto nocciola: lodevole.
Una cucina che rimane ben agganciata alla tradizione e che punta sulla soddisfazione “carnale” dell’avventore senza giochi di prestigio. Alcuni la chiamano cucina rassicurante, io vi dico: passate di qui.
Albergo Ristorante Il Giardino. Via Enrico Mattei, 4. 61047 San Lorenzo in Campo (Pesaro-Urbino). Tel. +39 0721 776803
[Ritratto: Marco Spadola]