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12 Maggio 2014 Aggiornato il 13 Maggio 2014 alle ore 09:43

Bologna. La mappa del gelato in città conta quattro nuove aperture di qualità

Bologna prova a vincere il titolo di capitale italiana del gelato e rilancia la sfida a Roma e Torino a colpi di nuove aperture. Le carte ci sono tutte.
Bologna. La mappa del gelato in città conta quattro nuove aperture di qualità

cono gelato

Bologna prova a vincere il titolo di capitale italiana del gelato e rilancia la sfida a Roma e Torino a colpi di nuove aperture.

Le carte ci sono tutte. All’ombra delle due Torri hanno sede alcune delle più blasonate gelaterie artigianali del nostro Paese. A Bologna è partita l’avventura di una delle catene più apprezzate dal pubblico (Rivareno) e qui sono nate due delle aziende produttrici di mantecatori più famose al mondo (Cattabriga e Carpigiani) che hanno poi dato vita al primo (e per ora unico) Museo al mondo dedicato al gelato.

1. Gino Fabbri

centrale del gusto bologna gino fabbri

La novità più importante è l’arrivo del famoso pasticcere Gino Fabbri, il presidente dell’Accademia dei Maestri Pasticceri Italiani, nel centro cittadino. Arriva da Cadriano, alle porte della città c’è La Caramella, dove, vi rammento, potete gustare la più buona colazione d’Italia.

centrale del gusto bologna gino fabbri granarolo

C’è infatti la sua bravura e perizia alla base del nuovo format Centrale del Gusto, che Granarolo ha deciso di aprire all’interno del rinnovato Mercato di Mezzo proprio nel cuore gastronomico di Bologna (tra via Clavature e via Peschiere Vecchie).  Anche il gelato sarà protagonista di questo locale che, insieme alla rinomata pasticceria dolce e salata di Fabbri ideale per gli aperitivi, proporrà gli altri prodotti freschi di Granarolo (con gli altri marchi di proprietà Pettinicchio e Yomo)  all’insegna di un connubio dedicato interamente al latte.

Riaperto dopo decenni di abbandono, il Mercato raccoglie al suo interno molte insegne. Tra gli altri i locali spin-off di Forno Calzolari e Pescheria del Paviglione, con fritti e piatti cucinati, la birreria Baladin e la pizzeria di Eataly.

2. Cremeria D’Azeglio

cremeria d'azeglio

Ma quella di Fabbri, non è l’unica nuova apertura. Non molto distante ha aperto la Cremeria d’Azeglio, nell’omonima via al civico 75.

Qui vicino a Porta San Mamolo si è puntato su gusti fantasiosi come l’arachide salata o la ‘tata’, un mascarpone variegato con granella di nocciola e cioccolato. O il ‘d’Azeglio’ con nutella e granella di pistacchi e nocciole. I gelati sono proposti nei banchi a vista ed è una nota da sottolineare nella città che ha fatto dei pozzetti un ‘must’.

3. Stefino Bio

stefino bio gelateria bologna

Le ordinanze comunali, nate per cercare di porre freno al degrado di alcune parti del centro storico (con l’obbligo per i pubblici esercizi di chiusura alle ore 23) hanno di fatto obbligato il mitico Stefano Roccamo a traslocare la sua nuovissima gelateria Stefino Bio da via Petroni a via San Vitale 37 al di fuori della zona soggetta al ‘coprifuoco’ commerciale.

Grazie anche all’arrivo di nuovi soci),comincerà a produrre anche una linea di gelati biologici per la grande distribuzione.

Roccamo ha avuto un ruolo importante sulla scena del gelato bolognese. Ha fondato l’originaria Stefino in via Galliera (oggi non ha più alcun rapporto con questa gelateria, nel frattempo rinominata Galliera 49) e la fin troppo avanguardistica Stefino Vegan di via di Riva Reno come dice il nome interamente dedicata ad un pubblico vegano.

Ai tempi l’arrivo del suo nuovo locale Bio, insieme all’apertura della pizzeria-ristorante Alce Nero/Berberè, era stata salutato come l’occasione per riqualificare una zona trasformandola in un polo del gusto gastronomica all’insegna del biologico.

4. Sorbetteria Castiglione

gelato sorbetteria castiglione milano bologna

La vetrina di Stefino non è rimasta serrata per molto tempo.

Il suo posto è stato lestamente preso dal nuovo franchising sviluppato dalla Sorbetteria Castiglione, un nome di peso a Bologna anche per il cioccolato, che da qualche tempo si è fatto conoscere anche a Milano con una gelateria in zona Brera (via Madonnina 17).

In questo caso però non parliamo di gelato tradizionale, ma di gelato soft servito alla spina (come nel caso della catena Lait all’interno degli store Eataly) con la formula della somministrazione e guarnizione self-service.

Ora che avete un quadro più chiaro del gelato a Bologna, penso che ci potrebbero essere ulteriori motivi per rivedere la classifica delle migliori 50 gelaterie italiane. O no?

[fonte https://corrieredibologna.corriere.it | immagini: saporinews.it, tipicoatavola.it,  jopistacchio.it]

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