Fuori porta. Mangiare pesce a 20 € con vista sul Lago Maggiore
Il Lago Maggiore val bene una visita, e di questi tempi più che mai. Con il caldo che non lascia tregua, a Milano neanche un gelato (anche se in una di queste 10 gelaterie che vi abbiamo segnalato) sembra bastare. Per trovare un po’ di sollievo (oltre a tenere a mente i ristoranti con giardino della città), tutto sta nel prendere la macchina, mettersi in viaggio sulla A8 – la famosa Milano-Laghi – e in un’ora e mezzo di tempo essere trasportati in un’altra dimensione. Quella del Lago Maggiore, a un centinaio di chilometri dall’afa cittadina.
Tutti, di norma, si fermano a Laveno, uno dei maggiori scali del lago. Ma basta percorrere qualche curva in più per trovarsi a Cerro, una piccola frazione raccolta attorno a una riva di rara bellezza.
E dopo una mattinata con i piedi nell’acqua e il sole a picco, con la faccia rivolta verso la dirimpettaia Stresa, cosa c’è di meglio che mettersi con i piedi sotto al tavolo con la speranza di trovare i prezzi e la qualità tipica della provincia?
L’Angolo Dei Pescatori vale il viaggio anche solo per la terrazza panoramica. Pranzare con il sole alle spalle e la vista delle isole – l’Isola Madre sembra quasi di toccarla – è di per sé un toccasana. E anche i piatti che vengono serviti non stonano con il paesaggio circostante.
Saltiamo gli antipasti (sulla carta, corta quanto dev’essere quella di un locale del genere, compaiono le acciughe al prezzemolo e il carpione della casa) e, come si suol dire, andiamo ‘dritti alla meta’ verso il filetto di trota all’arancia. Il pesce è impanato e poi cotto in un abbondante succo di arance. Mentre lo assaggiamo perdiamo lo sguardo nelle acque del lago, e Milano ci sembra già lontanissima.
Al nostro tavolo c’è chi opta per il filetto di lavarello al vino bianco. Quando lo ordiniamo, il proprietario si sporge dal balcone della terrazza e ci mostra una barchetta ‘posteggiata’ sui ciottoli della riva. Da lì, ci spiega, il pescatore di fiducia consegna loro il pescato del giorno. La freschezza del pesce la assaporiamo a ogni boccone, nonostante l’estrema semplicità del piatto.
Non possiamo farci sfuggire il fritto misto di pesci di lago. Non solo lavarello, ma anche salmerino e luccioperca, fritti magistralmente senza risultare pesanti o unti più del consentito.
Anche i contorni, nella loro semplicità, sono eccellenti. Le patate ripassate in padella con il rosmarino sono gratinate alla perfezione.
Lo stesso si può dire delle zucchine a listarelle fritte, leggere come il pesce, uno dei piatti più apprezzati del nostro tavolo.
Il conto finale con tanto di caffè e amari è di 20 euro a testa, il costo di una pizza con birra e digestivi a Milano.
Tocca fare un’altra puntata per assaggiare il pesce persico – specialità della casa, che purtroppo non abbiamo trovato, a ulteriore testimonianza che il pesce è davvero quello pescato – al burro e salvia o nella variante accompagnata dal riso, o uno dei primi, tra i quali campeggiano i ravioli e le chitarrine con ragù di pesce di lago.
Ma adesso tocca a voi segnalare ristoranti dalla strepitosa qualità prezzo dove fuggire nei week end quando non ne potete più di Milano.
L’Angolo Dei Pescatori. Via dei Pescatori, 2, Laveno Mombello-Cerro Varese.
Tel. 0332 668342