Roma. Cosa mangiate da Spazio di Niko Romito che ha aperto a Eataly
A Eataly Roma c’è Spazio per il tre stelle Michelin Niko Romito. Così titolavamo in agosto l’anticipazione esclusiva della nuova apertura del ristorante – scuola dello chef abruzzese in una fase appena avviata delle trattative con Oscar Farinetti.
La speranza di un approdo della cucina di Niko Romito a Roma è diventata ben presto realtà. La formula Spazio era ed è perfetta per portare la filosofia del Reale e della scuola di formazione in giro per l’Italia e non solo.
Lo “Spazio 0”, come lo indica Romito, aperto a Rivisondoli ha fatto strada. Il ristorante nave scuola con gli allievi chef che cucinano e servono in sala spiegando i piatti ai commensali è una narrazione del cibo che piace.
Il secondo capitolo, in realtà Spazio 1, del racconto lo abbiamo visto sull’isola di Salina a Capofaro, la tenuta resort di Tasca d’Almerita.
Ed ecco Spazio 2, cioè Spazio ad Eataly Roma presentato il giorno antecedente l’apertura in una conferenza congiunta Niko Romito – Oscar Farinetti (alfabetico per nome) affollata all’inverosimile e con i nomi della TV che contano per fare audience, Antonella Clerici della Prova del Cuoco e a seguire (cronologico di arrivo) Mario Orfeo, direttore del TG1 che ha un debole dichiarato per la cucina romitiana.
La scommessa di un’apertura in una Capitale un po’ riottosa a salire al terzo piano del building all’Ostiense sembra già vinta sulla carta. E non solo per le presenze a una conferenza “nemmeno se fossimo ai Mondiali” (cit.).
Quel che conta è la formula che integra alla perfezione lo store ai piani inferiori e una proposta gastronomica di alto livello ma a un prezzo competitivo con le realtà della ristorazione romana.
Niko Romito utilizzerà le materie prime del mercato di Farinetti e potrà chiedere integrazioni negli scaffali e il ristorante accoglierà la sua preziosa “consulenza” in una serie di piatti studiati insieme al pilastro delle aperture spaziali: Gaia Giordano. L’altro pilastro è in sala e si chiama Enrico Camelio. Sono i due che tengono per mano i ragazzi desiderosi di apprendere e di crescere alla scuola di formazione (che ha previsto anche forme di rateizzazione per consentire a moltissimi di frequentare).
Un mix che si condensa nel menu. L’esperienza maturata nei passaggi che hanno portato Niko Romito alle tre stelle Michelin si potrebbe riassumere in estrazione del principio della materia prima. Ma non è solo il ristorante Reale ad aver fornito indicazioni. L’esperienza di Unforketable e della semplificazione è l’altra cifra della proposta gastronomica di Spazio.
E già a varcare la soglia del ristorante si percepisce il ponte con il Reale nella tessitura delle luci che a Castel di Sangro illuminano la terrazza e i colori di pareti e le forme delle sedute e dei corpi illuminanti. Prevale l’idea di un’Osteria Contemporanea. Semplice e diretta.
Ma voi volete conoscere il menu. Ed allora, eccovi accontentati.
Il menu di Spazio a Eataly Roma
Antipasti
Polpette di bollito al pomodoro e cime di rapa
Consommé di cavoli sedano e mela
Manzo marinato con salsa tonnata
Coniglio fritto con agrodolce di pomodoro
Baccalà mantecato con patate olio e olive
Primi piatti
Fettuccia con vongole e cime di rapa
Tortello in bianco con ricotta
Pappardelle carciofi e pecorino
Minestra di ceci con cazzarielli e verdure di campo
Cappelletti in brodo di pollo
Secondi piatti
Muggine arrosto con maionese di muggine
Sogliola in guazzetto di sogliola
Agnello brasato con ceci
Maialino pesto di olive pomodorini e mandorle
Pollo patate spinaci e caramello di peperoni
Dolci
Crostatina al limone e amarene sciroppate
Pane e cioccolata
Zuppa inglese
Meringa castagne e panna
“Bombe” fritte con distillato di agrumi
Cinque piatti per portata che guardano anche al benessere di chi mangia. Il solito asterisco non indicherà utilizzo di prodotti congelati ma piatti senza alcuna aggiunta di grassi.
Il pollo, ad esempio, è privato della pelle che viene ricostruita con un centrifugato di patate.
Il cefalo è accompagnato da una maionese – non maionese senza uovo.
La zuppa di cavoli è realizzata a partire da diverse varietà cotte separatamente e assemblate con un centrifugato di sedano e mele.
La fettuccia con cime di rape e vongole è la Garofalo che tutti possono acquistare nello store.
Una cucina semplice ma non banale per utilizzare le parole di Romito che ha ben chiaro cosa vuol dire evolvere la grande cucina domestica italiana. Quella di cui molti parlano per sentito dire come i 60 milioni di allenatori all’indomani della partita di calcio.
Ma qui si gioca una partita mondiale che vedrà impegnata questo tipo di cucina nell’agone milanese dell’Expo 2015. E a Roma molti potranno godere di un’anteprima a un prezzo contenuto: tre portate tra 35 e 40 €.
E mentre vi lambiccate il cervello a dipanare i confronti del rapporto qualità prezzo rispetto alla piazza romana, ecco i prezzi delle singole portate (Antipasti 12 €, Primi 13 €, Secondi comprensivi di contorno 15 €, Dolci 8 €) e soprattutto il telefono per prenotare 06.90279240.
Potreste essere i primi ad andare in goal. Aspettiamo la vostra cronaca e i vostri commenti.