Firenze. El Inca, ristorante peruviano che costa 30 € a persona
Al ristorante peruviano El Inca di Firenze non manca niente per essere considerato un vero ristorante. Se non gli avete ancora dato fiducia pensando che fosse l’ennesimo ristorante etnico destinato ad aprire e chiudere i battenti nell’arco di una sola stagione, dovrete ricredervi.
L’investimento c’è stato nell’allestimento del ristorante peruviano El Inca, in zona Firenze sud. E la cucina a vista testimonia un’attenzione verso la cura dei piatti (e dei clienti) che non ti aspetti nei piccoli ristoranti di periferia. La calorosa e premurosa accoglienza del personale fa il resto.
Sul menu c’è largo spazio a carne e pesce (sì, in città, e sì, in un ristorante peruviano). Il consiglio (mio ma anche della cameriera) è di prendere un antipasto (meglio se il misto della casa, così da assaggiare un po’ di tutto) e poi un secondo, abbastanza abbondante e variegato da costituire un piatto unico.
Tra gli antipasti non vi fate intimorire dal cuore di manzo e provatelo. Come alternativa vegetariana sono ottimi gli involtini di queso (formaggio, obviamente) serviti con salsa guacamole.
A seguire provate il lomo a la pobre, una bistecca di manzo che di povero non ha niente, ma anzi viene servito con patate, salsiccia, banana, salse varie, oppure un mix di carne di manzo tagliata a pezzettini con un tubero tipo patata dolce (ma non mi chiedete il nome) accompagnato da riso bianco.
Altri piatti, come la chaufa de carne, ricordano vagamente i sapori cinesi (e infatti sono apprezzati dagli italiani, testimonia il personale del ristorante peruviano El Inca di Firenze): riso scuro saltato con bocconcini di manzo e maiale, uovo e cipollina verde, accompagnato da salsa agrodolce e zenzero.
Sulla carta dei vini del ristorante peruviano El Inca c’è un po’ di tutto: dalle etichette prestigiose da 40/50 euro a bottiglia fino al vino della casa servito al bicchiere a 5 euro. Una vera cena peruviana, però, non è accompagnata da vino o birra, ma da una bevanda dolce e vagamente alcolica a base di mais morado, una varietà di granturco nero come il carbone con cui in Perù si produce una specie di sangria.
Per i palati mediterranei risulta troppo dolce per pasteggiare, ma si accompagna bene a uno dei dessert artigianali del ristorante peruviano El Inca: semifreddo de maracuya (al frutto della passione), pie de limon (non serve la traduzione, vero?), crema volteada (simile alla catalana) o piccoli biscotti farciti alla vaniglia.
Potendo contare su una nutrita comunità andina in città, c’è da scommettere che il ristorante peruviano El Inca possa continuare a sfornare lomo a la pobre a lungo. Ma anche che possa farsi molti amici a Firenze, anche grazie a prezzi amichevoli: per una cena completa da antipasto a dessert si spende una trentina di euro. E se si è in vena di chiacchiere si esce arricchiti di storie e ricette dell’Altro mondo.
El Inca. Via Lapo da Castiglionchio, 14, 50126 Firenze. Tel. 393 132 6951