Stelle del Sud. Giuseppe Manilia, la pasticceria che sarebbe un delitto non assaggiare
Non tutti i mali vengon per nuocere. Ops, non tutti i dolci. Il caso in questione riguarda il pasticciere Givseppe Manilia, con la v per richiamo a Bvlgari. Infatti, l’imputato è accusato di aver creato una gioielleria di dolci, che provocano tentazioni continue a chiunque si ritrovi in questo crocevia tra Campania e Basilicata, a soli due minuti dall’uscita Padula dell’autostrada A3 Salerno – Reggio Calabria.
La provocazione è incessante, perchè impossibile è rimanere indifferenti al sodalizio di profumi che ne inebriano la via. Il luogo del delitto è a Montesano Scalo, in via Cesare Battisti 24, una strada dove non ti aspetteresti mai di trovare uno come lui. Un tempo si chiamava Orchidea, oggi è omonima del suo artefice.
Minuziosità e precisione delle sue gemme sono i tratti inconfondibili del suo operare. Ma se oggi si parla tanto di tradizione, chiariamo fin da subito che questo non è un luogo tradizionale.
Partiamo con un raffinato code di aragosta alla crema, e il gioco è fatto: non riusciamo ad alzarci, la dipendenza entra in circolo e arriva lei.
La perla del Sud, si chiama. Frutto della passione, mascarpone, arancio e un tocco di vaniglia, che meraviglia. Che dolcezza inaudita, che tripudio di sapori di casa: un inno alla sua terra, al caldo, al sole.
E poi un po’ di famiglia: è sua figlia, Rosemary. Con cioccolato bianco e pistacchio all’interno, si presenta tutta rossa all’esterno per la deliziosa glassa al lampone. Qui siam giunti all’apoteosi del gusto, sarà perché nata come dedica da un amore grande come quello di un padre. Se può, Givseppe Manilia si prende tutto dai dintorni, dagli ingredienti di base ai frutti di bosco, appunto dai boschi del Vallo di Diano.
Infine, dopo qualche divina pralina alla nocciola con sale di Cipro, concludiamo questa strabiliante tortura con i suoi macaron, tra i più difficili da preparare nella pasticceria, soprattutto se ad incidere in positivo è la personalità che li caratterizza, come nel suo caso le ganache di frutta all’interno, degne sostitute della panna.
Se fate voi assaggiare qualcosa a Givseppe Manilia, saprà non solo dirvi che ingredienti sono presenti, ma anche la loro provenienza, indice della sua infinita conoscenza. Perché lui è un maestro, autodidatta per lo più, che sa quello che fa e lo fa proprio perché lo sa (guardate se non ci credete), altrimenti non ci metterebbe mano.
Il Gambero Rosso gli ha dato Tre Torte nella Guida Pasticceri e Pasticcerie anche nel 2016 e nel 2012 aveva conquistato il premio per il miglior dolce alla nocciola al mondo.
A coronare questa esperienza ultraterrena di sapori è il tempio del sapere che li ospita. Porte a scorrimento lento, un tocco di noir, specchi, serietà del personale, discrezione del maestro. Non abbiate aspettative, perchè qualsiasi aspettativa verrà stravolta, in positivo ovviamente. E lo stupore è più che garantito, diciamo che ne è proprio motivo di visita.
Allora, avete il coraggio di andare sul luogo del delitto?
Givseppe Manilia. Via Cesare Battisti 24, Montesano Scalo (Salerno). Tel. +39 349-5605444
[Immagini: Giulia Ubaldi, iPhone Giulia Ubaldi, Vincenzo Pagano]