Ottobre Rosso. La pizza di Stalin non va giù ai giovani russi
Forse non è il primo posto dove vi verrebbe in mente di mangiarvi una pizza, ma la Russia è certamente il paese che in queste ore intorno alla pizza sta montando un vero caso politico!
No, nessun Putin ad aspergere caviale del Volga su croccanti dischi di pasta: casus belli, è davvero il caso di dirlo, è la buonanima di Joseph Stalin il dittatore russo che sulla coscienza si porta un numero considerevole di morti (la perdita, impossibile da verificare, oscilla tra 8 e 61 milioni attestandosi su un più ragionevole 15 milioni).
Succede che la catene di pizzerie Papa John’s popolarissima tra i più giovani, presa d’assalto da centinaia di migliaia di ragazzi ogni week end, ha lanciato un’offerta promozionale che consente di avere sensibili sconti sulle pizze ordinate, una su tutte la terrificante pizza Hawaii e pepperoni (che sarebbe quella al salame) a patto di inserire la code word STALIN.
Non si tratta di un omaggio al tiranno georgiano -che pure nei gulag ne ha affamati parecchi di loro- tengono a precisare i titolari della catena, bensì di un ‘atto dovuto’ nei confronti dello sponsor della catena –la ditta di videogame World of Tanks, carrarmati a cui Stalin, negli anni ’40 ha prestato il nome.
Ma niente, ai ragazzini russi non la si fa; e hanno ragione. È questione di buon senso prima ancora che di buon gusto: è come se per avere uno sconto per una cera total body dovessimo usare la code word Chewbecca, per dire.
E quindi la rete si è messa in moto, e con il tam tam che le è proprio ha deciso di boicottare le pizze di Papa John’s.
Morale della favola?
I comunisti non mangiano la pizza!
[Link: Independent]