Le Giuggiole in Basilicata spiegano perché al cinema si mangia meglio
Almeno a Tito, Basilicata, pare che l’era di pop corn e coca cola al cinema stia finalmente volgendo al termine, e non ci resta che andare in un brodo di Giuggiole.
Questa volta in questione non è la contententezza derivante dallo zuccherino della drupe del giuggiolo, ma il nome del laboratorio dell’arte e del gusto inaugurato al secondo piano del Multisala Ranieri di Tito Scalo, in provincia di Potenza.
Si apre davvero una nuova stagione cinematografica per la Basilicata che sembra si stia risvegliando dal torpore che per anni ne intimidito le potenzialità. E quella in questione è una Potenza tutt’altro che potenziale, ora in grande atto.
Iniziamo con tavolozza del gusto, un vero dipinto di tutte le eccellenze lucane a soli 22 €, che noi abbiamo però preso in versione ridotta. La degustazione completa invece comprenderebbe formaggi quali il pecorino di Filiano, il canestrato di Moliterno e il caciocavallo podolico di Pescopagano, fino a salumi come la soppressata di Rivello, il prosciutto di Picerno e la salsiccia di Cancellara. Non mancano olive nere di Ferrandina, scorzette di arance di Tursi e fagioli di Sarconi. E infine, ovviamente, melanzane rosse di Rotonda e peperoni cruschi di Senise a volontà, un vero omaggio alla lucanità perduta.
L’attenzione di Piero il proprietario, che girerà con garbo e simpatia tra i tavoli per testare tra i clienti la riuscita del suo progetto, si manifesta in tutto il menu.
Infatti, degustazione a parte, la scelta è strutturata seguendo un calendario per ogni mese, non solo con prodotti di stagione, ormai doverosi e inderogabili, ma con un vero e proprio percorso tematico.
Ad esempio, febbraio è stato il mese del maiale: il menu proposto iniziava con gelatina di maiale, la ‘ngandarata, seguivano strascinati fatti a mano con salsiccia sbriciolata di maialino nero lucano e poi si procedeva con bocconcini di suino nero.
Nulla si esime o si distacca dal territorio: da svariate paste fatte a mano al momento come rafani di grano duro del Bradano o strascinati con il crusco, fino a carni, patatine espresse non surgelate e pizze.
Il tutto sempre rigorosamente accompagnato da Aglianico del Vulture, anche se la cantina dovrebbe rendere più omaggio ad una regione di grandi etichette ne ha da offrire. Dunque c’è ancora molto lavoro da fare, sì, ma siamo sulla strada giusta anche nella piccola offerta di prodotti in vendita che Piero sta selezionando con cura.
In un momento così cruciale per l’enogastronomia sarebbe più che auspicabile un numero crescente di cinema che adottino nuove proposte culinarie, oltre gli standard per i conservatori tradizionalisti. Proposte che creino un’apparente discrasia tra l’anonimia che spesso caratterizza soprattutto i multisala e un’offerta enogastronomica tipicizzata.
Dopo le Giuggiole siamo pronti per la visione del film, ma per entrare nell’era del post coca cola e pop corn al cinema secondo voi lo siamo?
Le Giuggiole al Multicinema Ranieri. Zona Industriale Tito Scalo(Potenza). Tel. +39 0971 651244