MasterChef 3. Risultati, foto della prova di frittura e i 5 migliori fritti di Napoli
Ormai lo sapete. Per la nuova edizione di MasterChef, siamo giunti alla 3, il trio Bruno Barbieri – Joe Bastianich – Carlo Cracco ha fatto tappa a Napoli. Piazza San Domenico Maggiore ha ospitato una delle prove in esterna con la squadra Rossa e la Squadra Blu. La prova era la frittura in quella che indiscutibilmente è la patria (segue dibattito).
Cosa abbiamo appreso da questa prova?
- Non conosciamo i nomi dei concorrenti, ma sappiamo i volti per cui tifare e non fermarci alle eliminatorie (come dite, sono 8 e quindi siamo solo all’inizio?)
- Nella squadra Blu c’è una concorrente di colore ed è la prima volta
- Carlo Cracco le fa il cazziatone per un fiore fritto (però se lo mangia)
- I cappelli dei concorrenti sono terrificanti
- Barbieri ha messo su la mimetica per far vedere che è incazzato (con Bastianich? Cracco?)
- Joe Bastianich vuole bene ai bambini
- Carlo Cracco ci spiegherà come si friggono le melanzane
- Vorrei subito conoscere il nome del concorrente della squadra Blu per complimentarmi dell’accoppiata orologio Ray Ban
- Joe Bastianich beve Coca Cola Zero (Cracco, come ricorderete, solo Red Bull)
- Ho qualche dubbio sull’applicazione della Hccp con le uova a pavimento
- Il mio idolo è lei, Rossa che ammappazza i fiori di zucca
- Ho un nuova visione di impasto “scriscitato”>troppo cresciuto>troppo lievitato>debordante
I risultati della prova sono sotto i vostri occhi. Mettete i voti e poi confrontateli con la puntata che verrà trasmessa in autunno. Nel frattempo posso solo consigliarvi 5 posti dove andare a mangiare un fritto a Napoli. Ovviamente ce ne sono molti, anzi moltissimi, altrimenti perché mai MasterChef avrebbe fatto tappa a Piazza San Domenico per dire a tutto il mondo (1 milione di telespettatori a puntata o giù di lì) che Napoli significa (anche) frittura?
Friggitoria Vomero
Non c’è abitante della collina più famosa della città che non conosca la Friggitoria Vomero di fronte alla stazione della Funicolare Centrale. Un’istituzione per le generazioni degli alunni delle scuole medie (Lettieri e Giulio Cesare) e del Liceo Sannazaro. La friggitoria di Patrizio Acunzo è lì da 75 anni e le sue paste cresciute costano 20 centesimi al pezzo, crocché a 1 €, supplì di riso a 1,50 €, pizza fritta con la ricotta idem. Salvatore nel suo bunker macina crocchette di patate a mano mentre Antonio Acunzo spiega alle telecamere di Street Food Heroes la ricetta della pasta cresciuta: “E che c’ vò?”. Farina 00, acqua e lievito senza bilancia. Un involucro di aria, ma buona. A distanza di anni (con il supercoppo che costava 1.000 lire), penso abbiano cambiato le pentole. Sull’olio non ci giurerei (era la cattiveria che tutti ripetono e per alcuni il vero segreto del successo della friggitoria) ed oltre alle paste cresciute, non vi perdete la pizza con la ricotta.
Friggitoria Vomero. Via Domenico Cimarosa, 44 80127 Napoli. Tel. 081 578 3130
Pizzeria Di Matteo
Salvatore di Matteo è uno degli esponenti dei pizzaioli di Via Tribunali, nel cuore della città. Da lui potete andare per assaggiare le pizze fritte e i fritti che sforna a ripetizione. Una vera apoteosi per gli studenti universitari che hanno l’indirizzo come toccasana per la pausa pranzo. I prezzi sono popolari, come d’altronde per quasi tutti gli esponenti di questa specialità. A dover scegliere, non fatevi mancare frittatina e pizza fritta.
Via dei Tribunali, 94 80138 Napoli. Tel. 081 455262
Scaturchio
In uno dei salotti buoni di Napoli, non potete mancare ad un’altra istituzione del popolo partenopeo. Pure negli alti e bassi che sta attraversando il marchio Scaturchio, un assaggio di fritto per debordare sul dolce è pratica che viene facile in un tour del centro antico. Le versioni della frittura sono in questo caso eleganti e vi sentirete catapultati in una Napoli di gran gusto, la stessa che faceva innamorare scrittori e poeti da tempi immemorabili. Potete filosofeggiare sulla tenera frittatina o sugli arancini, prima di addentare un ministeriale.
Scaturchio. Piazza San Domenico Maggiore, 19 80134 Napoli. Tel. 081 551 7031
Antica Pizzeria Donna Regina
Il giro nel centro antico di Napoli può essere concluso all’Antica Pizzeria Donna Regina di Ernesto Fico che da poco ha aperto anche un locale trendy, Cruisé. Il cuoppo con paste cresciute, arancini e crocchè è sempre una bella idea. Ma se volete davvero farvi del male godere con tutti i possibili fritti, una fetta di frittata di maccheroni, in verità spaghetti, è la scelta più pop che potete pensare di fare.
Antica Pizzeria Donna Regina. Via S.S. Apostoli n° 4, 80138 Napoli. Tel. 081 442 1511
Pizzeria Carminiello
Non è proprio in città, ma nell’immediata periferia di Napoli a un passo dall’aeroporto. Il nome Secondigliano non vi ispirerà, ma Maria De Lucia della pizzeria Da Carminiello vi saprà conquistare e vi farà innamorare della sua frittura. L’esperienza è di lunga data: qui si iniziò a friggere nel 1910 quando Secondigliano era meta di villeggiatura sul ricordo dell’età dell’oro della via Atellana che di qui passava. E la tradizione alla pizzeria è cosa seria se ancora oggi Maria De Lucia fa esattamente come il padre e prepara 41 porzioni per preparare i primi fritti della giornata: 8 come la Madonna e 33 come gli anni di Cristo nella smorfia napoletana legata alla tombola. Ma voi non vi preoccupate, non dovrete imbroccare un terno al lotto per assicurarvi uno dei più favolosi scagliuozzi di polenta in circolazione.
Pizzeria Da Carminiello. Corso Secondigliano, 350. Secondigliano Napoli. Tel. 081 754 00 37
[Immagini: Luciano Furia]