Effetto Guida: credetemi, il boss delle torte è tra noi ed io sono sobria
La parola del giorno è torte. Tre quante ne hanno conquistate i 13 campioni della guida 2015 del Gambero Rosso. Poi c’è il Boss – delle Torte – perché Buddy Bartolo Valastro, pastry chef italo americano e una vita spesa davanti alla telecamera è stato pizzicato ubriaco alla guida della sua Corvette gialla ubriaco. Ed è finito dentro.
Forse devo cambiare parola del giorno e scegliere guida. Guida ai migliori dessert e si guida sobri.
Io lo sono, sobria e appassionata di dolci, e vi segnalo 5 dessert che ho testato ai banchi dopo l’assegnazione dei premi e che dovete assolutamente assaggiare. Pena la reclusione per mancanza di guida dolce.
Maracaibo
Gian Luca Forino di La Portineria di Roma ha conquistato gli ispettori del Gambero Rosso con la Sacher Lampo, una rivisitazione del dolce viennese per eccellenza, trasformato in un piccolo capolavoro di design e gusto. Un dolce decisamente notevole, ma noi siamo stati soggiogati da un’altra specialità del giovane pasticcere, il maracaibo, una base di streuset alla mandorla e una sfera di dacquoise al cocco con crema al mango ricoperta con mousse fruttata al cioccolato. Una creazione complessa con una spiccata nota acida, smorzata dalla delicatezza della mousse al cioccolato che riempie il palato regalando intense emozioni.
Semisfera di crema di burro di bufala
Una nuova concezione di pasticceria quella di Pietro Macellaro della Pasticceria Agricola Cilentana, legata in maniera viscerale con il territorio in cui nasce e ai prodotti della sua terra sia del passato (grani antichi, frutti dimenticati) sia del presente (olio extravergine, latte di bufala). Davanti alle sue creazioni rimani esterrefatto e in ognuna ritrovi la giusta dose di terroir. Deliziose la sua panna cotta con coulis di fichi o la sua famosissima Perla Nera, una torta con ricotta di bufala, cioccolato fondente al 70% e vaniglia di Tahiti, ma è stata questa semisfera realizzata con crema di burro di bufala aromatizzata al lampone ripiena di doppio strato di pan di spagna e gelée di lamponi e decorata con cioccolato bianco spruzzato a mandarci in estasi, tutti i sapori convivono perfettamente, ma al tempo stesso sono capaci di essere esaltati singolarmente.
Cantuccio fritto
Il fritto vince sempre e Paolo Sacchetti della pasticceria Nuovo Mondo di Prato lo sa bene, e perché, quindi, non friggere il più classico dei biscottini toscani? Il risultato: tutto il sapore del cantuccio reso ancora più gustoso da una frittura perfetta e leggera… da non riuscire a smettere di mangiarli.
Tartelette al cioccolato bianco con coulis di lamponi
La semplicità può rivelarsi la mossa vincente se la preparazione è realizzata con massima cura e i singoli elementi sono realizzati alla perfezione. Ed è questo il caso delle preparazioni di Giuseppe Manilia di L’Orchidea, pasticceria di Montesano Sulla Marcellana (Salerno). Una frolla delicata e fragrante e un ripieno piacevolmente equilibrato: il cioccolato strizza l’occhio in modo impeccabile alla salsa di lamponi.
Mousse leggera al cioccolato con meringa svizzera e crema ai frutti tropicali
La sua pasticceria Alex di Pantigliate (Milano) ha vinto il premio come miglior packaging, ma le creazioni di Alessandro Servida non sono solo belle da vedere. Noi abbiamo apprezzato questa piccola piramide di mousse al cioccolato ripiena di meringa svizzera e una fresca e gradevole crema al mango, passion fruit e cocco… davvero un dessert ricco e godurioso, ma per fortuna era “leggero”.
Ok, ora lo avete compreso: sono sobria ma ubriaca di dolci e voi potete contribuire a rendere tutti noi più felici con la segnalazione dei dolci che vi fanno impazzire.
[Link: Repubblica. Immagini: Repubblica, Rosalia Imperato]