Di cosa parliamo quando pensiamo alla cucina naturale
Il tema dell’undicesima edizione di Identità Golose è “Una sana intelligenza”. Il tema che mi sembra molto appropriato con le tendenze odierne e così ho deciso di dedicarmi alle Identità Naturali.
Anche perché mangiare sano non vuol dire mangiare “riso in bianco e l’insalatina scondita”. La cucina naturale va ben oltre. Innanzitutto parliamo di cucina vegetariana, vegana e crudista, che lancia una sfida: mangiare sano e mangiare bene vuol dire non alterare le proprietà degli alimenti con cotture prolungate, ma cercare di estrarre il massimo del sapore, di mantenere le vitamine e di esaltare le consistenze. Mangiare possibilmente “senza derivati animali”, ma appagando il palato e gli occhi.
Ecco qualche idea.
Daniela Cicioni propone una cucina vegan crudista con “il tempo che trasforma, fermenti, funghi e alghe”. È una cucina meditata: bella, colorata ed elaborata nel pieno rispetto delle stagioni e dei processi naturali.
Questa “ciambella” è un esempio della sua cucina: torta crudista con polvere di mele, fiori di sakura marinato con umeboshi e panna di mandorla.
Fabio Abbattista (Leone Felice – Erbusco, Brescia) non è uno chef vegano, ma, dovendo curare una SPA , ha scelto di creare una serie di piatti sani per i propri clienti che non contengono glutine e spesso sono senza i derivati animali.
Durante il suo intervento ha illustrato tre preparazioni, semplici e ricercati frutto di studi e ricerche approfondite per soddisfare la gola e gli occhi. Per offrire, insomma, “un sano piacere italiano”.
Spaghetti di patate con aglio, olio e peperoncino, assolutamente gluten free, con una salsa delicata, un’ottima alternativa al classico spaghetto e il soffritto.
Minestra di ceci al rosmarino e zafferano con gnocchi di patate affumicate: ceci in due consistenze, delicatamente insaporiti e sapientemente elaborati.
Cannolo croccante di fave con crema di ricotta di capra e cicoria del campo croccante. Un finger food da mangiare con le mani e con tanto gusto.
Nonostante non sia né vegana né vegeteriana, trovo le sue proposte davvero golose e un buon modo per variare la solita alimentazione “onnivora”.
Voi cosa ne pensate, di queste nuove tendenze? Mentre ci pensate, io continuo a seguire gli interventi.