Piadine e rustici leccesi nella guerra d’estate tra Riccione e Gallipoli
Riccione o Gallipoli? Dove trascorrere le prossime vacanze?
Le due città, entrambe mete di pellegrinaggi estivi, sono in queste ore protagoniste di una vera e propria battaglia social, combattuta a suon di prelibatezze.
La campagna parte dal vulcanico Claudio Aulizio, oltre la linea gotica, con l’hashtag, leggero, ironico e viralissimo #machenesannoagallipoli utilizzato dai migliaia di contatti coinvolti (oltre 350.000 in poche ore) a contorno –è il caso di dire- di piadine e focacce appetitose.
Riccione chiama, Gallipoli risponde: in un batter di ciglia prende il via un ping-pong mediatico -non privo di polemiche un po’ gratuite – che mette in tavola friselle, tagliate di mare e rustici leccesi accompagnati dall’hashtag #machenesannoariccione.
Chi la spunterà tra le due città, in fondo importa poco: vincitore indiscusso della battaglia social è un campanilismo fiero, un senso di appartenenza radicato, sano, alle proprie radici, alle proprie tradizioni, ai propri sapori, ma anche un modo tutto nuovo di fare promozione territoriale, attività in cui la vacanziera Romagna eccelle da lunga pezza, sempre dimostrando un intuito felice e una rara capacità di stare al passo coi tempi, rinnovarsi.
La campagna ideata da Aulizio segue infatti la indovinatissima operazione messa in campo lo scorso anno, che ha visto la città di Rimini, tappezzata da manifesti retrò firmati Maurizio Cattelan.
Il mai abbastanza discusso artista ha riportato la città dei vitelloni ai suoi antichi fasti, facendole respirare per qualche ora, un’aria nuova, un’aria antica
Forse ci siamo sbilanciati un po’ troppo. Si capisce quest’estate in vacanza dove andiamo?
[Link: Repubblica.it, immagini: Twitter, Il Fatto Quotidiano, tarantoindiretta.it, myitalianchef.com]