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Vino
25 Febbraio 2012 Aggiornato il 6 Aprile 2019 alle ore 20:42

Benvenuto Brunello 2012. Non vi perdete queste riserve del 2006

Dieci pezzi facili (il doppio di quelli di un vecchio film di Rafelson): facili perché stavolta le attese erano più che giustificate, e il coro dei 2006
Benvenuto Brunello 2012. Non vi perdete queste riserve del 2006

Dieci pezzi facili (il doppio di quelli di un vecchio film di Rafelson): facili perché stavolta le attese erano più che giustificate, e il coro dei 2006 top, tra Riserve e cru aziendali (per comodità di lettura e interpretazione li abbiamo assaggiati e classificati insieme), canta davvero forte e intonato. Abbiamo volutamente ristretto una selezione che parecchi altri Brunello di pari categoria avrebbero titolo per rivendicare. Ma la decina proposta è: intrigantissima ora, davvero ottima in prospettiva. E’ il doppio, dichiarato binario che ha guidato la scelta. A prestissimo, infine, per una rapida ma importante ricognizione sui “fuori salone”, i vini non presenti alla mega degustazione al Museo di Montalcino: una ricognizione doverosa, visto che tra loro ci sono degli autentici gioielli.

E come per il Nobile di Montepulciano e il Chianti Classico ecco la valutazione di un ospite per il 2007

La cinquina 2007 di Enzo Vizzari

  1. Querce Bettina Brunello di Montalcino Docg 2007
  2. Le Ragnaie Brunello di Montalcino Docg Fornace 2007
  3. Lambardi Brunello di Montalcino Docg 2007
  4. Le Chiuse Brunello di Montalcino Docg 2007
  5. Fuligni Brunello di Montalcino Docg 2007

Mocali Brunello di Montalcino Docg Riserva 2006
Una prova d squadra (diciamo così) importantee coronata da un exploit davvero ragguardevole: la Riserva di Mocali  si segnala come una delel migliori assaggiate. Profonda, ma non reticente; solida, ma non “murata”. Camminerà, durerà…

Pinino Brunello di Montalcino Docg  Riserva Pinone 2006
L’etichetta potrebe spaventare, funegendo quasi da “alert”: oddio, ariecco uno di quei vinon tutti muscolo e niente gioia e cervello con cui siamo stati massivamente attaccati (anche da queste parti) per quasi un decennio. E invece, la cifra dei quattromila pezzi targati Pinino ha calibro, misura, velluto, frutto, sapore.

Lisini Brunello di Montalcino Docg Selezione Ugolaia 2006
Non è certo una sorpresa che la vigna top gun di casa Lisini faccia la sua figura, specie in un’annata così “definita” come il 2006: ma questa volta il centro è davvero pieno. Il corpo e l’abito tattile dell’Ugolaia sono già ora consonanti, e il vetro regalerà via via nuove affinità.

Sesti Brunello di Montalcino Riserva Docg Phenomena 2006
Avere un astronomo in famiglia può produrre due effetti. Il primo è di avere sulla bottiglia una delle etichette più strane (e non bellissime, via, secondo chi scrive) del mondo Brunello, dedicata niente meno che a un’eclisse di sole: il secondo, evidentemente, è di riuscire a produrre, stupendo quanti l’hanno assaggiato con me, un vino siderale. Importante, profondo, fresco, lunghissimo, snello e insieme di grande presa. Un bijoux.
e secchio

Tenimenti Angelini Brunello di Montalcino Docg Vigna Spuntali 2006
Il nuovo corso di casa Angelini prende fiato e sicurezza. Buono il Brunello, ottimo lo Spuntali. Certo, aiutano e molto anche annate così benigne, ma la ditta ha evidentemente ripuntato appieno la bussola. eIl vino è ricco, dal maquillage d’elevazioe appena un po’ coprente, ma già ora la sostanza esce. E parla un’otttima lingua.
 ½

Castello di Velona Brunello di Montalcino Docg 2006
Il mondo di Castelnuovo dell’Abate è uno dei mondi a sé che, quando la “tipicità” di zona e sottozona è rispettata, parla una sua autonoma e illustre lingua, nel piccolo Onu ilcinese. Velona profuma vagamente d’incenso, ha bocca più seria di cugini di altri versanti, centro bocca gustoso, e poche concessioni in dolcezza.
 ½

Citille di Sopra Brunello di Montalcino Riserva 2006
Dalle parti di Torrenieri spunta il fiore che in fondo non t’aspetti: un Riserva dalla pasta densa e intensa, che accarezza con personalità le papille, ma poi finisce senza “captatio benevolentiae”, senza smodate morbidezze, serio senza imbronciarsi. Davvero buono.
 ½

Solaria Brunello di Montalcino Riserva 2006
Al contrario del precedente, è un fior di Brunello tutt’altro che inatteso quello che sbuca in casa Cencioni: ormai Solaria ha abbonato a una costanza di (ottimi) risultati, e questa Riserva timbra con pienezza il cartellino. Solida, ampia, nitida.

Canneta Brunello di Montalcino Docg Riserva 2006
Una nota selvatica di apertura che si apre poi a sentori di incenso e di spezia. Il tannino, alal beva, è ancora in evidenza, ma di grande finezza, e sottolinea come si deve la gioventù del vino. Finale fruttato e chinato, di grande persistenza e suadenza; insomma, ci è piaciuto. Assai.
½

Tornesi Brunello di Montalcino Docg riserva 2006
Piccola casa, grossa sorpresa, microproduzione in appena duemila pezzi,  punto interrogativo logico e conseguente su ripetitività e costanza in annate più controvertibili delle due in vetrina. Ma il vino è fine, intenso, comvincente.  Per ora, godiamocelo. Domani è un altro giorno…
½

 

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