Benvenuto Brunello 2012. Non vi perdete queste riserve del 2006
Dieci pezzi facili (il doppio di quelli di un vecchio film di Rafelson): facili perché stavolta le attese erano più che giustificate, e il coro dei 2006 top, tra Riserve e cru aziendali (per comodità di lettura e interpretazione li abbiamo assaggiati e classificati insieme), canta davvero forte e intonato. Abbiamo volutamente ristretto una selezione che parecchi altri Brunello di pari categoria avrebbero titolo per rivendicare. Ma la decina proposta è: intrigantissima ora, davvero ottima in prospettiva. E’ il doppio, dichiarato binario che ha guidato la scelta. A prestissimo, infine, per una rapida ma importante ricognizione sui “fuori salone”, i vini non presenti alla mega degustazione al Museo di Montalcino: una ricognizione doverosa, visto che tra loro ci sono degli autentici gioielli.
E come per il Nobile di Montepulciano e il Chianti Classico ecco la valutazione di un ospite per il 2007
La cinquina 2007 di Enzo Vizzari
- Querce Bettina Brunello di Montalcino Docg 2007
- Le Ragnaie Brunello di Montalcino Docg Fornace 2007
- Lambardi Brunello di Montalcino Docg 2007
- Le Chiuse Brunello di Montalcino Docg 2007
- Fuligni Brunello di Montalcino Docg 2007
Mocali Brunello di Montalcino Docg Riserva 2006
Una prova d squadra (diciamo così) importantee coronata da un exploit davvero ragguardevole: la Riserva di Mocali si segnala come una delel migliori assaggiate. Profonda, ma non reticente; solida, ma non “murata”. Camminerà, durerà…
Pinino Brunello di Montalcino Docg Riserva Pinone 2006
L’etichetta potrebe spaventare, funegendo quasi da “alert”: oddio, ariecco uno di quei vinon tutti muscolo e niente gioia e cervello con cui siamo stati massivamente attaccati (anche da queste parti) per quasi un decennio. E invece, la cifra dei quattromila pezzi targati Pinino ha calibro, misura, velluto, frutto, sapore.
Lisini Brunello di Montalcino Docg Selezione Ugolaia 2006
Non è certo una sorpresa che la vigna top gun di casa Lisini faccia la sua figura, specie in un’annata così “definita” come il 2006: ma questa volta il centro è davvero pieno. Il corpo e l’abito tattile dell’Ugolaia sono già ora consonanti, e il vetro regalerà via via nuove affinità.
Sesti Brunello di Montalcino Riserva Docg Phenomena 2006
Avere un astronomo in famiglia può produrre due effetti. Il primo è di avere sulla bottiglia una delle etichette più strane (e non bellissime, via, secondo chi scrive) del mondo Brunello, dedicata niente meno che a un’eclisse di sole: il secondo, evidentemente, è di riuscire a produrre, stupendo quanti l’hanno assaggiato con me, un vino siderale. Importante, profondo, fresco, lunghissimo, snello e insieme di grande presa. Un bijoux.
e secchio
Tenimenti Angelini Brunello di Montalcino Docg Vigna Spuntali 2006
Il nuovo corso di casa Angelini prende fiato e sicurezza. Buono il Brunello, ottimo lo Spuntali. Certo, aiutano e molto anche annate così benigne, ma la ditta ha evidentemente ripuntato appieno la bussola. eIl vino è ricco, dal maquillage d’elevazioe appena un po’ coprente, ma già ora la sostanza esce. E parla un’otttima lingua.
½
Castello di Velona Brunello di Montalcino Docg 2006
Il mondo di Castelnuovo dell’Abate è uno dei mondi a sé che, quando la “tipicità” di zona e sottozona è rispettata, parla una sua autonoma e illustre lingua, nel piccolo Onu ilcinese. Velona profuma vagamente d’incenso, ha bocca più seria di cugini di altri versanti, centro bocca gustoso, e poche concessioni in dolcezza.
½
Citille di Sopra Brunello di Montalcino Riserva 2006
Dalle parti di Torrenieri spunta il fiore che in fondo non t’aspetti: un Riserva dalla pasta densa e intensa, che accarezza con personalità le papille, ma poi finisce senza “captatio benevolentiae”, senza smodate morbidezze, serio senza imbronciarsi. Davvero buono.
½
Solaria Brunello di Montalcino Riserva 2006
Al contrario del precedente, è un fior di Brunello tutt’altro che inatteso quello che sbuca in casa Cencioni: ormai Solaria ha abbonato a una costanza di (ottimi) risultati, e questa Riserva timbra con pienezza il cartellino. Solida, ampia, nitida.
Canneta Brunello di Montalcino Docg Riserva 2006
Una nota selvatica di apertura che si apre poi a sentori di incenso e di spezia. Il tannino, alal beva, è ancora in evidenza, ma di grande finezza, e sottolinea come si deve la gioventù del vino. Finale fruttato e chinato, di grande persistenza e suadenza; insomma, ci è piaciuto. Assai.
½
Tornesi Brunello di Montalcino Docg riserva 2006
Piccola casa, grossa sorpresa, microproduzione in appena duemila pezzi, punto interrogativo logico e conseguente su ripetitività e costanza in annate più controvertibili delle due in vetrina. Ma il vino è fine, intenso, comvincente. Per ora, godiamocelo. Domani è un altro giorno…
½