Glasgow. The Shandon Belles, ottimo ristorante per tutti a 18 sterline
Tanto infelice la location, in uno scuro angolo della periferia di Glasgow, tra il rumore assordante delle auto che sfrecciano sull’autostrada M8, quanto accogliente l’interno. Cosy, direbbero gli Inglesi per descrivere l’atmosfera di piccolo paradiso del fine dining alla portata di tutti.
Per accedere al The Shandon Belles si scende una scala che conduce ad un seminterrato. Al piano terra c’è il Two Fat Ladies at the Buttery, il ristorante avviato nel 2007 per replicare il successo di un’altra icona della ristorazione scozzese, il The Two Fat Ladies West End, fondato nel 1989 e ben noto al popolo dei gastrofanatici della Vecchia Europa.
I due ristoranti, stesso chef e stessa proprietà (ma c’è anche il Two Fat Ladies City Centre, il più centrale del quartetto, aperto nel 2005), condividono anche l’immobile, già sede di un pub nell’Ottocento, trasformato in ristorante verso la metà del secolo scorso e diventato vivace ritrovo della comunità finanziaria della città al punto da essere risparmiato dalle demolizioni dei quartieri operai di Glasgow negli anni del declino industriale. Quasi a simboleggiare la capacità di questa città di rinascere e reinventarsi, come le è toccato in sorte più volte nella sua storia. Una storia che l’ha vista passare da grande potenza commerciale e industriale nel Settecento e Ottocento, quando diventa la seconda città dell’Impero britannico e uno dei più importanti centri dell’industria navale e ferroviaria mondiale, al crollo della Grande Depressione e poi ancora al boom degli anni Cinquanta e alla riscossa della finanza e del turismo passando per il declino postindustriale.
Ci attira l’idea di vedere di che cosa è capace uno chef, quello stesso David Monaghan che dirige la cucina del Two Fat Ladies at the Buttery e firma il menu di questo bitrot, quando si mette in testa che una ristorazione di qualità possa essere cucina per tutti.
Operazione riuscita: 18 sterline a persona per 3 portate ci è sembrato il giusto prezzo (ma c’è anche il menu a 15 per due portate) per una cena preparata con ingredienti di qualità, servita con gentilezza e competenza, in un’atmosfera curata e accogliente. Cucina contemporanea che guarda al passato con interesse.
Pizza bianca con olio e aceto è un incipit che suona familiare per scaldare le mandibole. La zuppa di broccoli è il piatto del giorno per iniziare.
Tra le specialità del ristorante ci propongono (poteva essere altrimenti? Siamo in Gran Bretagna!) hamburger e patate fritte. La carne è un po’ secca e il condimento che ci servono in accompagnamento, chutney di pomodoro, è troppo delicato (insulso) per colmare il gap con un modello inarrivabile. Ma forse abbiamo dimenticato di chiedere l’extra di formaggio o bacon e non certo per il supplemento di 0,75 sterline!
La pancia di maiale, servita su purée di patate, con top di black pudding e succo di vino, è un boccone di Inghilterra. Non giova il confronto con un insuperabile Slow Cooked Pork belly divorato a Londra, ma quella è un’altra storia.
Concludiamo con un cranachan al bicchiere, dolce tipico scozzese con avena, panna, whisky e lamponi. Rinfrescante e “di sostanza”. E con una tazza di Irish cream al cioccolato amaro, molto buona.
Ce ne andiamo che è ancora giorno. Sopra di noi il rombo delle auto, in bocca il sapore di una cucina gentile. E’ Glasgow, due facce della stessa medaglia.
The Shandon Belles. 652 Argyle St. Glasgow. Tel. +44 141 221 8188