Hanno aperto una gelateria nella basilica di Santa Maria Maggiore
Sulla gelateria a Santa Maria Maggiore l’ironia si spreca. Gelato miracoloso; ostia con doppia panna; la messa è finita, mangiate il gelato. Evabbè.
Bisogna riconoscere però che la notizia di una gelateria aperta nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore in Roma autorizza più di un sarcasmo.
Una gelateria senza gara d’appalto a Santa Maria Maggiore?
Ci si stanno avventando, fregandosi le mani, i giornalisti dei principali quotidiani internazionali. Chissà con quali titoli si prenderanno gioco della decisione presa in Vaticano.
Quella di aprire in un cortile all’interno dell’edificio sacro di Santa Maria Maggiore, in zona extraterritoriale, una gelateria.
Quale marchio ha aperto la gelateria?
Affidando il punto vendita, per di più senza gara d’appalto, all’Antica Gelateria del Corso. Marchio che appartiene a Froneri Italia, joint venture tra Nestlé e R&R, multinazionale inglese specializzata nella produzione di gelati.
La stessa azienda che, guarda caso, aveva ottenuto uno stand esclusivo che riproduceva una vera gelateria al Meeting di Rimini appena concluso, organizzato dal movimento ecclesiale Comunicazione e Liberazione.
Come a ribadire un rapporto speciale con il mondo cattolico.
Visto lo spericolato miscuglio di sacro e profano che rappresenta l’apertura di una gelateria nel tempio mariano di Santa Maria Maggiore, viene automatico chiedersi chi abbia avuto l’idea, e soprattutto perché.
Senza contare che, proprio Papa Bergoglio, per tutelare la trasparenza dei contratti pubblici della Santa Sede, aveva previsto una gara d’appalto che non c’è stata.
Perché una gelateria a Santa Maria Maggiore?
L’idea è del commissario straordinario responsabile di curare la gestione economica dei beni della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore. Vale a dire monsignor Rolandas Makrickas, nominato alla fine del 2021 direttamente da Papa Francesco.
È stato lui a spiegare il perché di una decisione così insolita.
“L’apertura di una gelateria a Santa Maria Maggiore a Roma – ha detto il porporato, risponde alla complessità della gestione economica e finanziaria della basilica, acuite dalla diffusione della pandemia”.
Una mera questione di soldi, insomma.
L’inaugurazione della gelateria risalirebbe al 30 luglio 2022, quando Papa Francesco si è fermato nell’edificio sacro per una preghiera davanti all’icona della Salus populi romani.
L’occasione è stata colta al volo per offrire un gelato al Papa e scattare qualche foto pubblicitaria, da parte dei responsabili marketing di Antica Gelateria del Corso.
Ecco, appunto, il marketing.
Poteva mancare, a complicare ulteriormente una vicenda già delicata di suo, il geniale colpo di marketing?
“Nevicata”: il gusto di gelato dedicato
No. Al grido di non facciamoci mancare niente la gelateria di Santa Maria Maggiore ha ideato un gusto di gelato appositamente per la basilica.
Il nome? “Nevicata”. Perché, come spiega una locandina visibile in questi giorni all’ingresso della gelateria, “il gusto è stato creato dai maestri gelatieri di Antica Gelateria del Corso, su commissione della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, per celebrare un ricordo”.
Il ricordo del miracolo della nevicata romana del 5 agosto 358 d.C.
La locandina prosegue così.
“Fede, arte, storia, tradizione –e soprattutto business viene da aggiungere– si fondono in un fresco gusto di limone con topping all’arancia, zenzero e nevicata di meringa”.