Indovinello della sera tra la neve
Fuori nevica, finalmente fa freddo. Il termometro segna meno sette, ed io ho rimesso gli sci.
L’Interno è come sempre: Caldo, accogliente. Legno alle pareti, loden grigio e decorazioni di natale. Il menù è come al solito nuovo e insieme sempre uguale. I piatti 2011 sono buonissimi.
Io assaggio i fagotti i di zucca con fonduta di parmigiano, lardo di colonnare e tartufo nero, super! Ma anche i cavatelli con ragout di anatra di Ale non scherzano. Dalla Brace piccione e anguilla affumicata che mi ricorda che “cuochi si diventa, rosticceri si nasce” come diceva il grande Escoffier,
Che posto il St. Hub… Less is more!
Norbert mi racconta il suo desiderio di un rifugio di montagna. Piatti semplici, materie prime, sostanza… E io non posso far a meno di pensare che bel posto, questa è la modernità!