Kinder gran sorpresa 2021: com’è fatto l’uovo di Pasqua più comprato
Gli italiani cercano l’uovo di Pasqua ”Kinder gran sorpresa”. Sai che stranezza, mancano pochi giorni a Pasqua.
Inevitabile poi, nell’anno segnato dall’emergenza sanitaria, che lo vogliano a domicilio.
Lo dice Google, che segnala la voce “uovo di Pasqua Kinder a domicilio” come una delle più cercate degli ultimi giorni.
Kinder Ferrero: dal significato del nome alle barrette di successo
Kinder è una barretta di cioccolato al latte ripiena di latte che esordisce nel 1968 con un preciso obiettivo. Soddisfare le richieste di cioccolato in mono porzioni che le mamme potevano dare ai propri bambini. Lo slogan –“Più latte meno cacao”– fa subito centro. Kinder diventerà la barretta più famosa della storia dei dolci.
Nel 1974 Ferrero crea la “Kinder division”, un’intera linea di prodotti alimentari per ragazzi articolata in snack, semifreddi, uova e brioche. Sono protagonisti gli ovetti cui si aggiungono nel 1975 “Kinder brioss”, nel 1976 “Kinder cerali”, successivamente “Kinder colazione più” e “Kinder delice”.
L’idea del nome Kinder –parola tedesca che significa bambini– è di Michele Ferrero, papà della Nutella nonché di Giovanni Ferrero. Cioè l’attuale presidente esecutivo dell’industria dolciaria di Alba e, non accidentalmente, l’uomo più ricco d’Italia con un patrimonio personale stimato in 29 miliardi di euro.
Alla notorietà del marchio contribuisce da anni l’uovo di Pasqua “Kinder gran sorpresa”.
Cos’è Kinder gran sorpresa
Il 1989 segna l’ingresso di Ferrero nel mercato delle uova pasquali con “Kinder gran sorpresa”. Mercato ricco, visto che nel mese precedente la Pasqua, per comprare uova che costano in media 40 euro al chilo, gli italiani hanno speso circa 400 milioni di euro (dati Confcommercio 2019).
Rapidamente, anche per valore e originalità delle sorprese, Ferrero con “Kinder gran sorpresa“ diventa leader anche in questo specifico segmento.
Come leggere l’etichetta di un nuovo di Pasqua
Per capire l’etichetta leggetela tenendo conto di queste indicazioni.
È un buon segnale trovare per primi nella lista degli ingredienti cacao, burro di cacao, vaniglia. Vale il principio che maggiore è la quantità, migliore è l’uovo di cioccolato.
Potrebbe sfuggirvi il significato di diciture riferite al cioccolato quali “fine, finissimo, extra o superiore”. Segnalano un cioccolato fondente migliore. In questi casi la quantità di cacao e burro di cacao supera il 43%.
Parlando invece di cioccolato al latte, è utile sapere che, se la percentuale di cacao è del 30% e quella del latte almeno del 18%, è di qualità superiore.
La dicitura “cioccolato comune” segnala la presenza di cacao in percentuali inferiore al 25%. In questo caso, vista la minore qualità, il prezzo dev’essere più contenuto.
Sono possibilmente da evitare i grassi vegetali, in particolare gli olii, quali olio di palma o di colza. Pollice verso anche per siero di latte e aromi chimici.
È buona regola controllare la percentuale di zucchero, che nelle uova di Pasqua di qualità modesta è spesso molto elevata.
Cosa c’è dentro Kinder gran sorpresa
Come già per Nutella, la lista ingredienti di Kinder gran sorpresa non si distingue per il valore nutrizionale. Eccola.
Cioccolato finissimo al latte 45% (zucchero, latte intero in polvere, burro di cacao, pasta di cacao, emulsionanti: lecitine (soia); vanillina). Latte scremato in polvere. Zucchero. Grassi vegetali (olio di palma, karitè). Burro anidro. Emulsionanti: lecitine (soia), vanillina. Senza glutine.
Cosa significa, in soldoni, questa lista degli ingredienti? Che ben incartato con colori fluo e rimandi alle agognate sorprese, abbiamo un guscio bianco preparato con un mix di latte, zucchero e mediocri grassi vegetali (compreso il discusso olio di palma) ricoperto da uno strato di cioccolato al latte.
Il prezzo è la vera sorpresa
Si potrebbe pretendere di meglio, in considerazione del fatto che i principali consumatori del prodotto sono i bambini. E che il prezzo dell’uovo, quello sì è la vera sorpresa: dagli 11 ai 15 euro in media per 220 grammi di peso.
Ricordiamo che per il produttore il costo delle uova pasquali è composto dal cioccolato per circa 1 euro, dalla sorpresa per circa 40 centesimi e dalla confezione che, tra cartonati, fiocchi, carta stagnola colorata e oggettistica in plastica può arrivare a 1,50 euro.
Allora perché “Kinder gran sorpresa” è l’uovo pasquale più venduto? Non per la qualità degli ingredienti, viene da dire. Né per una lavorazione particolarmente artigianale. Chissà, forse dipende dalle sorprese, in genere molto gradite ai bambini (Barbie, Gormiti, Marvel).
A proposito di sorprese, verificate sempre la presenza in etichetta del marchio CE.