Ore 19, sfodero la racchetta per la rituale partita di tennis del martedì sera, squilla il telefono, è Alessandro: “Ciao Andrea, ti disturbo?” “Affatto – sigh – dimmi tutto!” “Qwerty è arrivato e come al solito è molto affamato, io non posso muovermi…” “Non preoccuparti manda Qwerty qui al circolo, tanto lo spazio per l’atterraggio […]