Il vino italiano di Gordon Ramsay. Quanto costano rosso, bianco e rosè
Come se essere uno chef di fama planetaria, anche se spesso discusso, non fosse abbastanza per Gordon Ramsay, la poliedrica star si è messa a vendere vino. Italiano, ovviamente.
Per essere precisi, lo stellatissimo cuoco scozzese, ha prima lanciato una linea di vini californiani, alla quale ha da poco aggiunto una collezione dal nome roboante: “Gordon Ramsay Italian Collection”.
Il vino di Gordon Ramsay: rosso, bianco e rosé
I vini della linea italiana di Gordon Ramsay sono tre, rosso, bianco e rosé.
Iniziamo da quest’ultimo. “Elegante Rosato 2020” è un rosato toscano con “aromi di ciliegia rossa” che poggia sulla freschezza del vitigno Sangiovese. L’uva arriva dalla costa abruzzese.
Stessa provenienza per l’uva di “Vibrante Bianco 2020”, basato sulla vivacità del Vermentino toscano e con “note di fiori bianchi e aromi di mela verde fresca e pesca bianca”.
“Intenso Rosso 2020”, con “aromi di ribes fresco, mora, e un tocco di pietra focaia”, prevede invece una combinazione insolita di Sangiovese toscano al 50%, Montepulciano al 30% e per il resto Merlot abruzzesi.
Dove si compra
Disponibile esclusivamente nelle sedi Tesco, la nota catena britannica di supermercati, e online nel sito Wine Delivered (ma niente consegne in Italia), la linea di vini italiani vede Gordon Ramsay collaborare con l’enologo Alberto Antonini. Definito dal sito WineNews “winemaker e produttore che da anni viaggia e lavora ai quattro angoli del mondo”.
Quanto costa il vino italiano di Gordon Ramsay
Il prezzo dei 3 vini italiani del cattivo della tv, famoso per maltrattare i proprietari delle “Cucine da Incubo” dell’omonimo programma, è sorprendente. Vero, la distribuzione in una catena di supermercati lascia presagire prezzi convenienti. Non così tanto, visto che una bottiglia del vino italiano di Gordon Ramsay costa 10 sterline, poco meno di 12 euro.
Pagare il prezzo della celebrità significa anche saper accettare le critiche. Non sono pochi gli italiani che stanno affilando i coltelli per capire se quella dello stellato Michelin è una prova d’amore per l’Italia o una bieca operazione commerciale.
Intendiamoci, dal punto di vista del business, l’iniziativa ha perfettamente senso. Gordon Ramsay, che ha da poco spiegato come cambia il mondo della ristorazione dopo la pandemia, conduce un numero imprecisato di programmi televisivi oltre ad aprire locali a ritmi vertiginosi (di recente un ristorante specializzato in fish & chips in Florida). Soprattutto, da più di 20 anni gestisce un ristorante 3 stelle Michelin, oltre a conoscere personalmente alcuni dei migliori sommelier del mondo. È lecito ritenere che di vino se ne intenda.
Come sono lecite le dichiarazioni di questi giorni, più o meno di circostanza.
Gordon Ramsay e l’Italia
“L’Italia e il vino italiano, hanno un posto speciale nel mio cuore e in quello di mia moglie Tara”, ha detto Gordon Ramsay durante la presentazione alla stampa della nuova linea. Aggiungendo che è proprio ripensando ai bellissimi momenti trascorsi nella Penisola, e ai numerosi brindisi che li hanno celebrati, ha deciso di buttarsi nella nuova impresa.
Come per Gordon Ramsay, il vino, italiano e non, continua a rappresentare una forma d’investimento sicura per numerose star internazionali, da Sting a Angelina Jolie.
Di recente, hanno creato una loro collezione di vini anche la popstar australiana Kylie Minogue e il ricco cantante inglese Gary Barlow, ex membro dei Take That e giudice di X Factor.
[Immagine di copertina: Gordon Ramsay Wine]