Verso l’estate. Come si sta bene al mare (e alla tavola) de Les Paillotes!
La primavera ė incominciata da qualche giorno, ma la pioggia ce ne ha fatto un poco dimenticare. Oggi qui a Pescara l’aria è dolce e profumata d’estate. Il sole picchia e il mare è la consueta spianata verde che riempie occhi e cuore. I lavori sulla spiaggia ci fanno comprendere all’improvviso che l’estate è vicina, più di quanto pensiamo.
Les Paillotes sono uno straordinario ristorante di pesce adagiato nella pineta pescarese, gestito con piglio e passione da una accoppiata straordinaria: Andrea Zana e Antonio Stammiello. E in questa anteprima estiva, complice una riunione lavorativa pescarese non posso perdermelo. La terrazza sul mare è la solita, da urlo. La cortesia di ospite di Andrea è oramai proverbiale e non mi fa pesare per nulla l’essermi presentato alle due del pomeriggio.
Ma è la cucina di Antonio ad essere sempre più convincente. Le direttive sono state secche e severe: solo due piatti e poco vino. Iniziamo con una fresca e intensa ostrica con sedano, granny smith, dragoncello e pepe di Java. Strepitosa, un rincorrersi di freschezza composte nella dolcezza dell’ostrica.
Poi l’insalata di seppie al profumo di limone con asparagi e agretti, un gioco incessante di acidità e contrappunti, tecnici i nastri di seppia cotti e non cotti a bassa temperatura.
Chiudiamo con le piramidi di burrata con gamberi rossi di Gallipoli, carciofi e menta, una pasta ripena golosa e guascona, ne mangerei a barili.
Si finisce con una semplice e buonissima creme brulèe con frutti verdi e gelato allo zenzero, che compie straordinariamente il suo compito. E il franciacorta di Gatti è un vecchio amico che è sempre piacevole ritrovare. Alla fine i piatti sono stati più di due e la bottiglia è finita…
Un’ora di sosta per cinquanta euro, che ci lascia con la voglia di tornare a provare tutti i nuovi piatti del menù. Un trailer della prossima stagione estiva. Bravi!