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5 Luglio 2011 Aggiornato il 1 Settembre 2011 alle ore 21:28

Bilbao, viaggio con twitter e mammà. I pintxos dei lettori

Avevo 2 settimane di vacanza ed ero indecisa su dove andare. Così ho invitato i lettori di Parla Food a suggerirmi qualche destinazione per il mio
Bilbao, viaggio con twitter e mammà. I pintxos dei lettori

Avevo 2 settimane di vacanza ed ero indecisa su dove andare. Così ho invitato i lettori di Parla Food a suggerirmi qualche destinazione per il mio viaggio, posti di cui desideravano avere informazioni. Ecco le nomination: Hong Kong, i Paesi Baschi, Lione e la Borgogna, la Sardegna. Alla fine hanno vinto i Paesi Baschi e la settimana scorsa sono partita con la mamma.

Il viaggio è basato molto sul social networking perchè, oltre all’itinerario, anche i posti e piatti che stiamo mangiando sono stati “decisi” dai lettori chi mi possono contattare sulla pagina “Parla Food” su Facebook e sul mio account di twitter. La seconda tappa nei Paesi Baschi (dopo Gasteiz) è stata Bilbao.

Dopo qualche giorno nella capitale basca mi sono innamorata dei suoi pintxos. Mamma Parla e io siamo state in alcuni ristoranti piuttosto deludenti e alla fine abbiamo annegato il dispiacere nel txakoli, il vino locale, e nell’ottimo finger food. Per i suggerimenti sui pintxos un ringraziamento speciale va a Mercy Benson (@prosecoprincess su Twitter), Sara Nieto (@sara_nieto su Twitter), Ibone Bengoetxea e Marta Yrizar.

Uno dei nostri posti preferiti è stato Bar Gatz su Calle Santa Maria nel Casco Viejo, la città vecchia. Abbiamo iniziato con peperoni rossi arrostiti farciti con insalata di tonno e ricoperti di un acciughe: dolci, pungenti, perfetti.

Abbiamo mangiato anche l’immancabile specialità basca, il bacalao al pil-pil, baccalà con una sorta di gelatina fatta con l’olio d’oliva in cui si cuoce il pesce. Semplice e squisito anche il prosciutto con il pane integrale e una fetta di pomodoro.

Ma il pezzo forte è stato il purée di melanzana arrostita con formaggio di capra. Piccante e affumicato, una bella combinazione! Eravamo sul punto di andarcene quando è arrivato un piatto di pintxos con acciughe fritte. Ovviamente siamo restate! Altri pintxos, altro txakoli!

La tappa successiva è stata Xukela, a Calle Perro, a due passi dal precedente locale. Ancora pintxos e… ancora txakoli. Sono quasi sicura che questo vino bianco locale abbia un basso contenuto di alcol perché dopo diversi bicchieri ero ancora sveglia!

Meravigliosa la coppa di testa con i cetrioli sottoacetti e anche i funghi dall’aspetto bizzarro con una riduzione di aceto erano ottimi. Buono anche il salmone ma il panino con il prosciutto non era all’altezza di quello del giorno prima a La Vina del Ensanche, un posto ottimo per mangiare piatti a base di jamon serrano.

La terza tappa del nostro viaggio alla scoperta dei pintxos è stata Kepa Landa, sull’altro lato del fiume, a Calle Henao, 12. Il suo fondatore, Begoña Pérez Azcona, ha appena vinto, per il secondo anno consecutivo, il premio per la migliore tortilla della regione. Semplice, e perfetta nella preparazione, la sua tortilla di patate (omelette). Incredibile anche la torrija, chiamata anche tostada de pan: fette sottili di pane bagnato in latte e cannella.

El Globo, un’istituzione di Bilbao, è un altro posto con un’atmosfera divertente, ma il cibo non raggiunge il livello degli altri posti “nominati”. La cosa più importante qui è che Mamma Parla è uscita completamente dalla sua “zona di comfort” e ha mangiato le acciughe, che di solito non può vedere!

Last but not least, abbiamo visitato Txiriboga nel Casco Vecchio con Marta che ci ha fatto conoscere le sue fantastiche croquetas (besciamella fritta!!)

Foto: parlafood.com

 

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