Milano. Bocciati e promossi in 10 assaggi a Eataly Smeraldo
Avete dato una sbirciata a Eataly Smeraldo in piazza XXV aprile a Milano che vi abbiamo presentato in anteprima?
Domani, 18 marzo, l’Eataly del “rock” apre e voi avrete un dubbio: cosa si può assaggiare, delibare, mangiare, degustare, eventualmente comprare?
Insomma, cosa c’è di buono?
Il vostro cronista è andato su e giù per Eataly alla ricerca del piatto che riassuma i segreti del nuovo store. Ne ho messi insieme 10 e vi dico cosa assaggiare e lasciare da parte a mio insindacabile giudizio.
• Il riso alla milanese di Alice, ovvero di Viviana Varese: preparato sotto i nostri occhi nella cucina che Viviana si è disegnata (come del resto tutto il locale), è risultato saporito. Giusta la cottura, anche il secondo piatto era ok. E sì, anche il terzo. Promosso.
• Sulla carne cruda della Granda, nulla da dire. Ed è veramente indovinata l’idea del Manzobab, l’alternativa piemontese al Kebab. Bravo Sergio Capaldo. Promosso.
• La piadina è delle migliori – la stessa di Eataly a Roma, ovvero quella dei Fratelli Maioli di Cervia. Un nuovo concorrente al titolo di migliore piadina di Milano: dovrò rifare il giro, e stilare una classifica aggiornata. Ah, quella ripiena di crema di cioccolato Venchi… Ma anche quella prosciutto e mozzarella… Promosso.
• La mozzarella è quella di Miracolo a Milano. Nome simpatico ed evocativo, per un prodotto a filiera corta – il latte lombardo della Fattoria Baronchelli diventa mozzarella nodini formaggi e quant’altro – non entusiasmanti. Magari da riprovare quando saranno rodati. Rimandato.
• Panetteria, forno a legna, farine biologiche macinate a pietra, pizza, pane, focacce. Non mi hanno convinto. Rimandato.
• Salumi e formaggi curati da Massimo Pezzani: ottimi robiola di Roccaverano. Prosciutto, culatello e lo strologhino forse sottotono. Rimandato.
• La pasta fresca è di Michelis, da Mondovì: viene preparata sotto i nostri occhi da una serie di “sfoglini”, giovani e maschietti. Ed è buona. Promosso.
• Il ristorante di fritto, presentato da Pasquale Torrente, è dichiarato “magico” da Oscar Farinetti: pizza fritta, “cuoppo” dei fritti e alice fritta con provola però sono da mettere a registro. Rimandato.
• I panini sono quelli di ’Ino, ovvero Alessandro Frassica da Firenze. Fuori classifica, direi. Promosso.
• Gelati Làit, dall’Astigiano, fatti con latte d’alpeggio (che vuol dire 4.50 litri a mucca contro i 50 delle mucche da latte normali): una concentrazione di gusto che ti affascina subito. Promosso.
Lo so cosa direte: non ho avuto il coraggio di bocciare. Che volete fare, sono un buono d’animo e attendo sereno il vostro giudizio.
[Immagini: Caterina Zanzi]