Milano. Zen-Ci, il ristorante cinese da mettere nella lista dei migliori
Qui una volta c’era Marino, pizzeria al taglio – la classica pizza al taglio alta alla milanese – con cucina toscana, aperta da una cinquantina d’anni o forse più. Ora Marino non c’è più. Al suo posto, da qualche mese, il ristorante cinese Zen-Ci Asian Restaurant.
La ristorazione asiatica milanese in questi ultimi tempi sta uscendo dall’immagine del locale piccolo e odoroso di tutto un po’. Basta ai sapori indefiniti e indifferenziati, e spesso eccessivi, con menù altrettanto eccessivi anche se ho l’impressione che molti locali si stiano trasformando in locali all-you-can-eat, accanto ai classici ristorantini monolocale takeaway.
Quindi, locali nuovi e moderni, con poche concessioni alle “cineserie”, menù leggibili in pochi minuti, proposte attente alla tradizione ma anche alla modernità, e un giusto mix di Oriente e Occidente.
In questa linea si muove il ristorante Zen-Ci che propone un viaggio nella cucina cinese guidato e rivisitato dal cuoco Zhu Ke allievo del maestro Lin Ruifa, come recita la pagina Facebook del locale (il sito è costituito purtroppo, ancora, da un’homepage statica).
Viaggio che parte dai Dim sum, gli antipasti: involtini primavera (2 €), di riso con ripieno di gamberi o vitello al vapore (buono! a 6 €), ravioli di gamberi xiajiao (trasparenti), molto buoni ( 7 €), o di gamberi shaomai o in brodo di Shangai (molto buoni anche loro a 6 €).
I primi vanno dai 6 € degli spaghetti di soia con verdure ai 12 € delle tagliatelle di riso fresche con vitello o con gamberi, passando per il riso ai frutti di mare, o con salsa di curry e pollo o manzo, o il riso glutinoso con pollo e funghi in foglia di loto. Ho apprezzato il ramen con puntine di maiale e verdure (10 €).
I piatti di carne (da 9 a 18 €) comprendono manzo saltato con pinoli, lonza di maiale in salsa pechinese, ali di pollo con ripieno di gamberi, anatra arrosto o all’arancia, pollo in foglia di loto, filetto di manzo al pepe nero.
Pesce: dagli 8 € del fior di pesce in agrodolce ai 30 € del rombo croccante a due gusti; ottime le polpettine dorate di gamberi, servite in un cono di carta, e le capesante in salsa XO (12 €): bella la presentazione, come del resto per tutti i piatti, leggermente piccanti ma non troppo. Sempre delicate.
Il menu comprende anche tofu e verdure. I dessert (6 €) prevedono frutto del drago, mochi gelato, cheesecake, tiramisù; una piacevole scoperta le perle di tapioca in succo di mango, ottimo il budino di cocco.
Le presentazioni sono semplici ma d’effetto, molto piacevoli. Il gusto dei piatti mi è sembrato equilibrato, con i sapori ben definiti, niente che ti faccia dire “sì è il solito sapore degli involtiniprimavera, dei raviolidigamberi, dei gamberetti…”.
Non c’è il pollo alle mandorle, i gamberetti o il maiale in agrodolce. Insomma non ci sono i soliti piatti che si trovano nei soliti menu dei soliti ristoranti cinesi. Pochi piatti, ben curati e presentati, ben cucinati.
Sul menù c’è scritto toufu: dev’essere la traslitterazione fonetica… (ok, sto inventandomi glottologo).
Io lo metto nella lista dei ristoranti cinesi da frequentare (è anche vicino al mio ufficio, cosa chiedere di più). Voi, l’avete provato o ne avete uno migliore, casomai con giardino?
Zen-Ci Asian Restaurant. Via Piero Della Francesca, 31. Milano. Tel. +39 02.78622547