Casa e Putìa, per mangiare e bere siciliano senza muoversi da Milano
Una coppia tutta Casa e Bottega – ovvero, Casa e Putìa, piccolo locale “casalingo” aperto da qualche mese a Milano.
Milano, si fa per dire: in realtà siamo in Sicilia, una Sicilia “di casa”, di sapori e profumi, di prodotti ed eccellenze. E siamo proprio “a casa”. Il logo recita “Posto siciliano”. Una stanza, due vetrine; un soppalco; una cucina, un bancone, tavoli e sedie, scaffali, credenze. E dentro, marito e moglie, a preparare cucinare spiegare apparecchiare mescere tagliare porgere parlare. Piacere, intimità, armonia, come a casa, appunto. Ma anche convivialità, gioco, sapori, come in una putìa.
Non è un ristorante, forse nemmeno un’enoteca, né un lounge bar, un locale per aperitivi: è un posto, siciliano, dove si può andare a mangiare e bere qualcosa, in modo poco impegnativo, prolungando il tutto fino a farlo diventare una cena, o lasciandolo semplice aperitivo.
Tutto è siciliano, scelto personalmente, provato e approvato, a comporre un menù semplice semplice, un pugno di piatti e di pani “cunzati”.
Piatti: insalate di arance (e capperi olive cipolla di Tropea), Catanisi (pomodoro, cipolla di Tropea, ricotta salata) e da Putia (pomodoro olive uva sultanina pinoli capperi acciughe ricotta salata), da 6 a 8 €. Che razza di salumi e formaggi, piatto appunto di formaggi e salumi a 14 €. ‘A Pammiggiana, 8 €. Caponata “nostra”, 7 €. Memorie nel piatto, 12 €, ovvero caponata olive cunzate pomodori secchi cipolla di Giarratana e Ragusano dop – tanti piattini ripieni di queste meraviglie…
Oppure, i pani cunzati. Dai 6.50 (Lisciu, mozzarella ciliegino olio origano) ai 12 € (Curiusi Liccu: primosale al pistacchio, pancetta di suino nero, granella di pistacchio, ricotta, olio, sale pepe): ma ci sono fra gli ingredienti degli altri pani anche la ricotta salata, il pepato fresco, il tonno, il pecorino…
Birre artigianali (Paul & B, da Vittoria, Ragusa), bibite Tomarchio.
E i dolci. Fra i 4 e i 5,50 €. Dalle cassatine ai cannolicchi di ricotta, al cannolo ‘a nostra manera, cioè scomposto, alla millefoglie di ricotta e confettura di gelsi prodotta da una piccola azienda di Noto (mi spiace, non ho aggettivi qualificativi sottomano: buonissima, come lo s-cannolo).
Come di Noto erano i Moscato che li hanno accompagnati. Mentre il resto della serata era stato allietato da uno spumante – Mira, di Porta del Vento (Camporeale, Palermo), un ottimo Catarratto (dove “ottimo” sta per “ne avrei bevuto ancora, mi è proprio piaciuto”).
Ah, sì, e i torroncini di Sabadì, cioccolatiere principe di Modica (sì, c’è anche il cioccolato): non li conoscevo, ma un’amica mi ha mandato un sms imperativo: assaggiali. E io ho fatto di più: li ho proprio mangiati.
Il tutto condito con osservazioni sui prodotti, sulla Sicilia, sui produttori – passione, conoscenza, competenza. Fino a scoprire che l’olio viene oliato (lo so che non si dice così…) nello stesso frantoio usato dal fratello della mia commensale, Fausta.
Insomma, un bel viaggio in un Posto Siciliano senza muoversi da Milano. Siete pronti anche voi per farlo?
Casa e Putìa, Via Friuli, 78, 20135 Milano, Telefono: 349 564 7026
[Immagini: Facebook]