Cruffin e altri dolci ibridi dal cronut in poi che fanno impazzire i foodies
In principio fu il 1. Cronut, il dolce inventato dallo chef Dominique Ansel della omonima panetteria a New York City, che ha mixato l’impasto del croissant con quello del donut, (quindi, cronut = croissant + donut cioè la ciambella fritta e glassata che piace anche a Homer Simpson).
Io che arrivavo al massimo a segnare alla voce ibrido tutto ciò che avviene con la Nutella, lo stesso impasto della pizza fritta e poi ricoperta con l’onnipresente crema spalmabile o, al massimo dell’esotico, la crêpe italo-francese, avevo accolto la notizia scettico.
Subito messo a tacere dalle grida dei fan entusiasti. E dai successivi tarocchi che sono sempre in agguato quando si parla di successo e brevetto. Il “cronut sounding” si è scatenato insieme alle rivendicazioni dei suoi inventori. Così contiamo queste principali variazioni:
2. Dosant = donut + croissant ma a parti invertite brevettato nel 2006 a Boston, ma lo trovate anche a Londra da Duck&Waffle.
3. Frissant = fried + croissant, ciambella sfornata a Vancouver.
4. Cronetto = cronut + cornetto inventato a Montreal da un pasticciere italoamericano.
Restano più difficili da sintetizzare in formula matematica gli ibridi apparsi da New York fino alle Filippine: 5. pretzel croissant, croque croissant, Yummmm bun, couture croissant, Croissan’Wich.
Available now #cruffin pic.twitter.com/2EWpLMzxwS
— Foxcroft & Ginger (@foxanginger) 8 Marzo 2015
L’ultimo arrivato è il 6. Cruffin. La formula matematica dice: cruffin = muffin + croissant cioè un impasto del croissant ma a forma di muffin.
L’avrebbe inventato la pasticceria Foxcroft & Ginger di Londra che tiene segreta la ricetta anche se le linee guida sono “pasta madre con una miscela brevettata, impastata a mano con burro francese”.
Il condizionale sulla paternità dell’invenzione è dovuto alla rivendicazione della pasticceria Mr Holmes Bakehouse di San Francisco che da qualche mese propone un 7. cruffin (simile?!) con ripieni gourmet e code di persone in paziente attesa. Diventato subito un Food Porn e una tentazione per i ladri che invece di svaligiare la cassa hanno portato via la ricetta.
Creme che fuoriescono anche per il 8. Brewnuts = cronut + Newton Cafè che è in Australia e propone con miele, rosa e noci.
Non vorrei dimenticare il 9. Townie = tartlet + brownie.
#duffingate update: pic.twitter.com/eyLVCa2q0l
— Bea Vo (@London_Bea) 24 Ottobre 2013
Li ha inventati Bea Vo dopo il #Duffingate l’intrigo internazionale a base di dolci ovviamente.
Ripetete con me la formula: 10. Duffin = donut + muffin. Qui è entrato in campo Starbucks che li prese a prestito da Bea’s of Bloombsbury, appunto di Bea Vo, a sua volta ispirata da un’idea di Nigella Lawson. Forse. La catena Starbucks lo aveva annunciato come novità assoluta: Traendo ispirazione dai nostri muffin, ci siamo seduti con i nostri pasticceri e abbiamo riflettuto su come far fare ai muffin un salto di qualità.
Nè vorrete tralasciare il 10. Crookie = croissant + cookie, croissant con biscotti. Che sarebbero gli Oreo e lo ha inventato (e registrato) Olivier Jansen-Reynaud del Clafouti di Toronto. Qui poche storie.
Chiuderei con i 11. bruffin = brioche + muffin. Sono il pasto sostitutivo del panino e della pizza che è un po’ in contrtaddizione con tutto questo elenco perché, anche se esiste in versione dolce, va fortissimo nelle declinazioni salate.
Ci sono 16 versioni ognuna dedicata a un Paese e ora non sono solo in vendita negli store del Bruffin Cafè ma si possono ordinare on line. Quella francese è a base di formaggi, quella indiana c’è pollo e curry, quella canadese sfoggia bacon e cheddar, quella marocchina è insaporita con cumino e coriandolo.
E non poteva mancare il bruffin “italiano” che si richiama alla pizza e alla “pepperoni”, ma è declinata con pesto e parmigiano. E che sia diventato una moda ve lo cantano anche.
A voi istruirmi sulla modalità ibrida dei nuovi dolci. Sono tutt’orecchi.
[Link: Corriere, dissapore. Immagini: mondomulia, Angela Rowlings/bostonherald, tineey, magazine.foxnews, thegourmetcouture.com,