Milano. Tutto il buono di pita e falafel nel nuovo Pita Concept alle Colonne
A Milano, Pita Concept era solo un’altra vetrina oscurata da cartelli che annunciavano lavori imminenti; poi erano loghi più o meno oscuri, che concettualizzavano questo non meglio identificato Pita Concept. Al pit, nel parmense, è il tacchino: una tacchinella intellettuale?
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Finché il concetto della tacchinella si è svelato: pita e falafel. La pita è quel pane di farina di grano, acqua lievito e sale, piatto e rotondo, diffuso nel Medio Oriente e, se vogliamo generalizzare, parente di tutti i pani di questo tipo, comprese piadine e perché no pizze. I falafel sono quelle polpettine fritte di legumi e spezie tipiche anch’esse dell’area medioriemtale..
L’idea imprenditoriale, il Pita Concept, viene da Tel Aviv: visto che rivendite di pita e falafel sono diffuse un po’ dappertutto nel mondo, ma non qui a Milano (si trovano falafel solo nei ristoranti vegetariani, o in qualche pizzo-kebabberia araba), perché non inventarsene una?
E ora Pita Concept. Falafel Bistrò c’è. A pochi passi dalle Colonne di San Lorenzo, zona di attrazione per la movida giovanile che ha visto aprire in questi ultimi tempi una serie di locali mangerecci – da Tutti Fritti a StreeToast a Panini di Mare, andando così a memoria.
Un bel locale, spazioso, colori chiari, moderno; graziosi i quadretti alle pareti, come una Marilyn alla Warhol con due pita come orecchini. Una quindicina di posti a sedere in tutto – siamo nel filone del take away – ma c’è comunque ampio spazio (cosa non comune nelle ultime aperture di locali da asporto).
L’ho già detto che qui si fanno pita e falafel? Lo ripeto, perché il menù è tutto qui (anche se mi dicono che stanno introducendo qualche cosa di più per il menù di mezzogiorno): panini di falafel con hummus (crema di ceci), tahina (condimento a base di sesamo), melanzane, cavolo rosso, o anche pita e falafel separati, in piatto, o insalata con salse, pita e falafel a parte. Contorno: chips (di patate: molto buone). Dolce. panna cotta o malabi, un budino di latte all’acqua di rose (molto buono).
Ci sono 4 menù, con bibita o acqua o birra e/o chips e/o dessert: dai 6 € ai 7,80 €.
Pita con falafel, hummus, tahina, insalata, 5, € (+1,80 € la versione XL).
5 falafel da soli 2,50 €, 10 falafel 4€; una pita 0,50 €, 10 pita 5,00€; pita za’atar 1,50 € (lo za’atar è una miscela di spezie); 2,€ le patatine; hummus e tahina 3, € per 250g, 6,00 € per mezzo chilo; 2,50 € i dolci.
Ma come sono questi pita-panini farciti di falafel (cinque o sei mi pare) e di ogni altra bontà? Buoni. Anzi, mi sbilancio: molto buoni. Ma no: buonissimi. Mi sono piaciuti il pane, le polpette, le salse, tutto. Ed è tutto prodotto da loro, lì dietro (ecco, in verità non ho chiesto delle salse, se anch’esse sono di produzione propria: ma direi di sì).
Ci sono stato due volte soltanto, però: conto di tornarci spesso per verificare se la disposizione delle polpettine del panino sia sempre uguale o se le eventuali variazioni influiscano sull’appetibilità del tutto.
Inutile poi precisare che questo è un locale vegetariano, anzi, quasi completamente vegano (se non fosse per i dolci, direi). Finalmente possiamo mangiare veg con (molta) soddisfazione.
Pita Concept. Falafel Bistrò. Corso di Porta Ticinese, 14 (angolo via Gian Giacomo ora, 2). 20123 Milano. Tel. +39 0258100495.