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7 Febbraio 2018 Aggiornato il 17 Aprile 2024 alle ore 13:44

Barcellona. Perché amerete il Tickets di Albert Adrià incondizionatamente

Finalmente ho assaggiato il Tickets di Albert Adrià. A distanza di quasi due anni dai racconti di mia figlia e con un ingelosimento gastronomico divorante
Barcellona. Perché amerete il Tickets di Albert Adrià incondizionatamente

Finalmente ho assaggiato il Tickets di Albert Adrià.

A distanza di quasi due anni dai racconti di mia figlia e con un ingelosimento gastronomico divorante non vedevo l’ora di andare a Barcellona.

La mia stima per Adrià, sia Ferran che Albert ha radici lontane e già nel 2002 eravamo alla tavola di El Bulli quando molti gastrofighetti neanche immaginavano chi fosse questo genio assoluto.

Noi lo andammo a provare e mia figlia, che aveva solo 7 anni, ne apprezzò subito le ineguagliabili capacità: dico genio assoluto per riuscire ad ammaliare una bambina con i suoi piatti!

Ho avuto il piacere di conoscere i due fratelli anche in momenti diversi e fuori dai loro locali, in Italia, grazie ai due guru della ristorazione in Campania: Alfonso Iaccarino e Gennaro Esposito.

Il primo mi invitò a partecipare a Stravaganze Mediterranea che si teneva da Don Alfonso e cui parteciparono grandi chef spagnoli come appunto Albert Adria.

Qualche anno più tardi, Gennaro Esposito mi chiamò una mattina di fine estate e mi chiese di organizzare una simpatica riunione tra amici in zona flegrea. Ero ad Ischia, ma il piacere di trascorrere qualche ora con Ferran Adrià e Arzac con le rispettive signore, davanti a un calice di champagne e ostriche e frutti di mare non aveva prezzo per chi ama il cibo. Avemmo il sostegno di due basisti di eccezione ed eccezionali: Fabrizio Erbaggio e Michele Grande che ci ospitò al Roof and Sky dopo un passaggio allo stabilimento di stabulazione di Bacoli, l’ I.R.S.V.E.M . Passammo una splendida serata e alimentammo gli splendidi ricordi di qualche anno prima.

La mia visita a Barcellona ha saldato solo in parte il debito di curiosità che avevo verso questo nuovo mondo di Adria, poiché ho assaggiato solo il Tickets e a Bodega 1900, ma la soddisfazione è stata comunque massima e tornerò per completare il giro.

Intanto accontentatevi del mio “El Barri Tour” che è una esperienza fantastica, una giostra incredibile tra piatti fulminanti che vorremmo chiamare tapas, ma sono molto di più dei bocconi tradizionali della Spagna.

Seguitemi e non vi pentirete.

Le olive sono un ingrediente onnipresente nel mondo di Adria. Anche la sera precedente sono state servite a Bodega 1900.

Il panino più fino del mondo è anche il più leggero che io ricordi e anche buonissimo.

Cavolfiore con caviale è essenziale ed elegante oltre che figo, permettetemi. Il caviale arriva dalle terre cinesi e russe.

Ostrica Enigma. Dai, fatevi prendere dal mistero di un’ostrica che lascerà il segno, ma sappiate che viene allevata in acqua fredda e alimentata abbondantemente per aumentare il suo volume. Insomma, una bistecca di mare.

Noi abbiamo scelto il percorso con abbinamento vini. E ve lo consigliamo. Vi costerà 80 € a persona, ma siete arrivati fin qui e non è il caso di lesinare.

La Stracciatella con riccio di mare e tartufo nero ha un bel contrasto di sapori intensi. Equilibratissimo, però.

Il tonno confit con il grasso del prosciutto iberico di Salamanca è accompagnato da una ciliegia affumicata al Josper. Wow.

Delizioso il Porex di Kalix, cioè le uova di pesce, del coregone.

Con il Millefoglie di Tonno si continua con una serie di assaggi di grande eterogeneità di sapori. Qui abbiamo Alga Nori, Tapioca fritta, tonno marinato e una crema di avocado e wasabi.

L’abbinamento mi piace.

Nel Cubo di Wagyu la tartare di carne è esaltata dalla neutralità della patata.

Nigiri di melanzana è la versione del nigiri del Tickets: una meringa di lime con una sferificazione di sumiso al suo interno. Il tutto ricoperto da una melanzana affumicata nel Josper con soia, alfa nori e tapioca. Veramente gustoso

Cannolicchi alla Brutesca. Il crudo a me tanto caro in tutte le sue declinazioni trova una nuova espressione in questa immersione in soffritto di aji amarillo, una varietà di peperoncino che esalta il mollusco.

Il Mini airbag con formaggio manchego, una polvere di nocciole e caviale di nocciole è la sicurezza dei sapori a tavola . Airbaguette di Rubia Gallega, una varietà di vacca del nord della Spagna di cui si parla molto a giusta ragione.

Il Codium di riccio di mare è l’esaltazione del mare. È una pasta brie di alga codium, burro di raifort, riccio di mare e polvere di coriandolo.

E continuiamo con i vini selezionati per il nostro percorso.

Paesaggio nordico è un manzo marinato con crema di formaggio e polvere di aceto.

Raviolo di avocado: delicato e che prepara benissimo al piatto successivo.

Foie gras con anguilla, semplicemente sensazionale.

Canapè di anguilla e scusate se mi ripeto banalmente: sensazionale. Avrò anche un debole per l’anguilla, sarà il Tarama di yuzu che l’accompagna, ma io lo segno in agenda tra i piatti migliori.

Si cambia ancora vino e c’è sempre la bravissima Diana D’Urso, dall’Irpinia a Barcellona, a spiegarci tutto. Insieme a Maria Elena De Rosa, da aversa, che ha spiegato i piatti al tavolo aiutandoci a comprendere il nostro percorso.

Il Maracusante è un’altra grande espressione della genialità di Adria, un ibrido tra i piselli del Maresme (zona nord della Catalogna) e frutto della passione, brodo di pollo e soia.

Nel Polpo croccante, la semplicità dell’ingrediente è esaltata dalla marinatura in salsa Kimchi e pane panco, accompagnato da cetriolo sotto aceto per pulire la bocca e continuare.

Polpette di fave ripiene con salciccia Bianca, accompagnate da un brodo di prosciutto e una foglia di menta. Molto buone e rassicuranti prima di tornare sulla giostra.

Il Maialino pekin è un fuori programma: maialino croccante su un letto di insalata cappuccina, cetriolo, maionese Hoisin, una foglia di menta e coriandolo. Siamo sempre in alto.

L’Arancia Gelata è un succo di oliva gordal con una polvere di arancia, olio di pepe e di seme di zucca.

Arriva la Quaglia ripiena di una melanzana affumicata con salsa anticuchera tipica del Perù. Piatto di grande consistenza e sapore.

La innaffiamo con un calice di vino.

Il Granchio reale è notevole con il suo accompagnamento di una spuma di Nora (una tipologia di pepe) e xayote.

Che il Tickets sia un luogo di divertimento del cibo ce lo ricorda il passaggio alla sala dolci. Ditemi se non vi sembra di essere finiti nel bel mezzo di una favola!

Rosa, con litchi, lampone e acqua di rosa è bello a vedersi e pure buonissimo.

Millefoglie di yogur con sorbetto di lime, coriandolo, menta e basilico che oltre ad essere gustosa serve anche a tonificare.

Ecco i vini proposti per questa sessione dolce. Un mezzo colpo mi è venuto leggendo la prima etichetta, lo confesso.

La Pelle di boniato è essiccata con un sorbetto di mandarino verde, noce moscata, sale e pepe. Bel contrasto tra dolce e salato e l’acidità del mandarino.

La Tickets Cheese Cake con cioccolato bianco e formaggio Columier è veramente goduriosa.

Chiudiamo con Fiore di cioccolato e cocco. Una gran bella chiusura.

Non so se vi ho convinto a saltare sul primo aereo per Barcellona appena avrete fatto la prenotazione. Sappiate che alla voce borsellino, occorrono 250 € per questo percorso (cui vanno aggiunti come detto gli 80 € dell’abbinamento vini), ma vi posso assicurare che sono soldi spesi benissimo.

Tickets, elBarriTours. Avinguda Paralelo, 164. Barcellona. Tel. +34 664 700 829

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