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25 Dicembre 2018 Aggiornato il 28 Luglio 2024 alle ore 13:09

Salmone affumicato. La classifica delle 10 migliori marche al supermercato

Quale salmone affumicato acquistare. A domanda risponde, come al solito, Il Salvagente, mensile-antitruffa per eccellenza, che ci permette, grazie ai suoi
Salmone affumicato. La classifica delle 10 migliori marche al supermercato

Quale salmone affumicato acquistare.

A domanda risponde, come al solito, Il Salvagente, mensile-antitruffa per eccellenza, che ci permette, grazie ai suoi servizi e ai suoi test, di scegliere consapevolmente cosa acquistare.

Il Salvagente ha scelto 10 confezioni di salmone affumicato, vendute comunemente in vari supermercati e discount, e le ha fatte esaminare.

La prima risposta è: sono tutti prodotti di qualità e soprattutto non sono contaminati.

Ma non sono tutti uguali. Vediamoli insieme in questa guida all’acquisto consapevole.

La classifica dei 10 migliori salmoni affumicati

1. Labeyrie Scozia (6,64 €/100 g) – voto 9
2. St James Scotch Reserve (6,55 €/100 g) – voto 8,9
3. Coop Origine Salmone Scozzese (4,15 €/100g) – voto 8
4. Seafood Salmone Scozzese (5,99 €/100g) – voto 7,5
5. The Icelander Salmone Norvegese (2,26 €/100g) – voto 7,4
6. Conad Salmone Affumicato Scozzese (5,99 €/100g) – voto 7,1
7. Consilia Premium Salmone Affumicato Scozzese (4,99 €/100g) – voto 7
8. Gastronomia di mare Salmone Affumicato Scozzese (3,19 €/100g) – voto 6,8
9. KV Nordic Salmone Selvatico Scozzese (6,90 €/100g) – voto 6,7
10. Carrefour Salmone Affumicato (4,99 €/100g) – voto 5,8

Prima osservazione: tutto il salmone proposto è scozzese, scelto perché più caro (e quindi è più interessante, per il consumatore, conoscerne gli eventuali pregi e difetti).

Solo una confezione è norvegese, The Icelander: costa 22,60 € al kg, contro i 32/69 € di quelle scozzesi.

1. L’igiene

Si va da 170 UFC/g del Carrefour (eccellente stato igienico), ai 9.500.000 del Kv Nordic (comunque sufficiente). È la conta totale dei microrganismi e degli agenti patogeni (escherichia coli, listeria e salmonella).

2. L’uso dei coloranti

I carotenoidi vengono somministrati al salmone di allevamento per conferire la colorazione “salmone” ai pesci. La quantità nei campioni esaminati va da 0,80 mg/kg a 3,44 mg/kg, ed è nella norma. Solo il Kv Nordic, che è l’unico salmone “selvaggio”, ne ha di piu,̀ ma nella loro forma naturale.

3. Gli idrocarburi aromatici (Ipa)

Gli Ipa sono gli Idrocarburi policiclici aromatici che derivano dal processo di affumicatura (alcuni di questi sono cancerogeni). Il limite di legge per il salmone è inferiore a 12.000 (ng/kg): il massimo raggiunto dai campioni esaminati 6.039 (Conad).

4. Il mercurio

La Ue tollera la presenza di mercurio (pericoloso per il nostro sistema nervoso centrale) nei grandi pesci come il salmone fino a 1 mg/kg. Le analisi sui campioni hanno evidenziato livelli molto bassi, tra 0,047 mg/kg del Lidl a 0,35 del Carrefour.

5. Le diossine

Sotto questa voce abbiamo compreso sia le diossine, cancerogene (Pcdd/f), che i Pcb: tutti i valori riscontrati sono ben al di sotto anche del livello “di intervento” fissato dalla Ue.

6. La prova organolettica

“È la prova che ha pesato di più per il giudizio finale: abbiamo guardato la grandezza delle fette, il sapore, la sapidità e la facilità con cui le fette si staccavano dalla confezione. In generale l’assaggio ha dato risultati soddisfacenti. L’eccezione più forte è quella del Kv Nordic penalizzato per odori troppo marcati e un sapore giudicato forte ed eccessivamente salato. Difetti comuni anche allo scozzese a marchio Carrefour. Molto più nutrita la famiglia di fette valutate come buone e ottime, tra le quali c’è solo l’imbarazzo della scelta.”

7. La sostenibilità

Un problema è la sostenibilità della produzione di salmone d’allevamento. I salmoni sono carnivori, e per nutrirli si utilizzano farine e olio di pesce. Ovvero, si alleva pesce per usarlo come mangime per altro pesce, allevato anch’esso. Di recente però si è iniziato a introdurre nella dieta dei salmoni anche proteine vegetali.

Emanuele Bonati
"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.
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