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29 Agosto 2019

Lo chef Zamperoni morto per droga e fentanyl: il ruolo della prostituta Barini

L’arrivo in Italia della salma di Andrea Zamperoni, il trentatrenne chef di Cipriani Dolci a Manhattan, previsto per questa sera, dovrebbe invece avvenire
Lo chef Zamperoni morto per droga e fentanyl: il ruolo della prostituta Barini

L’arrivo in Italia della salma di Andrea Zamperoni, il trentatrenne chef di Cipriani Dolci a Manhattan, previsto per questa sera, dovrebbe invece avvenire nella giornata di domani.

Intanto a New York prosegue l’inchiesta sulla morte dello chef scomparso tra il 17 e il 18 agosto e ritrovato cadavere quattro giorni nella camera di un alberghetto nel Queens con una donna, Angela Barini, una prostituta sembra di origini canadesi, arrestata nei giorni scorsi.

L’accusa al momento è solo quella di concorso (la “conspiration” dell’inglese, tradotta in questi giorni come “cospirazione”) in spaccio di droga

La Barini, scrive il Corriere della Sera, era già stata fermata 24 volte dalla polizia: per violazione di domicilio, possesso di droga e di merce rubata.

Le telecamere di sorveglianza dei grandi magazzini Macy’s l’hanno ripresa mentre rubava a dicembre, conferma il New York Times.

Telecamere che hanno ripreso lei e il via vai dalla stanza numero 15 del Kamway Lodge & Tavern di Elmhurst

La prostituta Angelina Barini – si legge nella denuncia depositata il 23 agosto al tribunale dell’Eastern District di New York dall’agente della Homeland security Joshua Futter – si vede entrare nella stanza 15 dell’albergo del Queens con un uomo (che verrà poi identificato come Zamperoni), intorno alle 4:58 della mattina di domenica. La donna viene ripresa di nuovo alle 13 e 30, quando esce e trascina in camera un bidone della spazzatura recuperato nel vialetto. Tra quel momento e il 21 agosto, giorno in cui il corpo dello chef viene ritrovato, altra gente va e viene dalla stanza, ma non Zamperoni, che evidentemente era già morto. Ci vorrà ancora almeno una settimana per i risultati degli esami tossicologici, ma ad ucciderlo potrebbe essere stato un cocktail letale di ecstasy liquida e fentanyl.

Non è ancora stato rintracciato il protettore della Barini che lei cita dicendo che molte persone erano passate nella stanza discutendo se fare a pezzi il cadavere come sarebbe confermato dal ritrovamento di una sega elettrica insieme alla candeggina e a una valigia vuota. “Co-conspirator 1”, avrebbe dato l’ecstasy letale, mentre “Co-conspirator 2” sarebbe lo spacciatore che avrebbe fornito le droghe.

Angela Barini, Angelina Berlin come si fa chiamare sui social, gli somministra insieme ad un suo complice l’ecstasy liquida. E Andrea Zampironi si addormenta, inizia a sanguinare dalla bocca e dal naso e non si sveglia più.

L’ecstasy, come detto, dovrebbe contenere fentanyl, un oppiaceo che entra nella composizione di una serie di farmaci come Vicodin, Oxycontin, Percocet, Percodan, Tyloz, approvati dalla FDA, la Federal Drug Administration statunitense. Farmaci che da soli, nel 2017, hanno provocato circa 30.000 dei 70.000 decessi per overdose negli USA.

Un articolo di Marianna Tognini, pubblicato su Business Insider Italia, spiega in modo chiaro i termini della questione – ovvero, non è che la FDA abbia approvato il commercio di droghe pericolose, ma piuttosto che i farmaci oppioidi, importantissimi nella terapia del dolore, vengono spesso prescritti troppo sbrigativamente dai medici, anche per un semplice mal di schiena. Essi peraltro sono concepiti per alleviare il dolore, con un effetto analgesico-euforizzante, e non costituiscono una terapia: ma l’uso prolungato ne riduce l’efficacia terapeutica e crea quindi dipendenza.

Si tratta di un’emergenza sanitaria nazionale, come ha affermato lo stesso presidente statunitense Donald Trump: fra il 2014 e il 2016 l’aspettativa di vita di un bambino americano è diminuita per due anni di fila. Non accadeva dagli anni Sessanta, proprio per la diffusione di farmaci oppioidi e droghe affini.

A questa opidemic va collegata anche la recente condanna della Johnson&Johnson al pagamento di 572 milioni di dollari da parte di un tribunale di Cleveland, per aver contribuito all’esplosione dell’epidemia di oppioidi in Oklahoma.

I media parlano di “epidemia da deindustrializzazione” o di “opidemic (opioid epidemic)”, e non a caso, più che i grandi centri urbani progressisti, multietnici e ad alto reddito delle due coste, ne risultano colpiti gli stati più poveri e più colpiti dalla recessione economica.

Secondo Tognini “L’Italia, nonostante gli aumenti degli ultimi anni, è all’ultimo posto in Europa per l’utilizzo di farmaci oppioidi nella terapia del dolore: la nostra spesa pro capite è pari a 1,6 euro, contro i 5 della media europea e i 10 della Germania”.

Le indagini sulla morte di Zamperoni sono ancora in corso, come dicevamo, e nell’attesa dei risultati dell’autopsia cercano di chiarire i punti ancora oscuri della vicenda, che l’edizione di Lodi del quotidiano Il Giorno sintetizza in questi interrogativi:

• Chi ha usato la carta di credito di Zamperoni dopo la sua morte? 
• Perché prendere un’Uber per arrivare a poche centinaia di metri di distanza dalla sua abitazione?
• Cosa ha fatto Andrea dalle 2.30 di domenica, quando è stato visto per l’ultima volta, alle 5, l’ora della morte?
• Che fine hanno fatto il protettore di Angelina Barini e le persone che erano solite derubare i clienti della donna? 

[Link: Business Insider, Repubblica, Corriere della Sera, Wired. Immagini: Facebook, Wosu Radio]

Emanuele Bonati
"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.
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