Il Reclusorio, la spiaggia anti Coronavirus ci arrostisce come polli
Dopo il Parlatorio, la ristopizzeria con i tavoli addobbati dall’ultimo modello di schermi di vetro un funzione anti Coronavirus, è la volta dell’apertura de Il Reclusorio, il nuovo stabilimento balneare pensato da una mente perversa per “godere” in maniera incandescente delle meritate e sospirate vacanze estive.
Eh già, perché tra una proroga dell’isolamento a casa, un’ordinanza del Governatore campano Vincenzo De Luca che nemmeno le librerie fa riaprire (figuriamoci le pizzerie per le consegne a domicilio) e la certezza che mascherine e guanti saranno i nostri compagni di uscite al posto degli occhiali da sole e dei foulard all’ultimo alloock (il grido partenopeo), ci si è messa la presidente della Commissione europea Von der Leyen: «Consiglierei di aspettare. Nessuno può fare previsioni affidabili per luglio e agosto, al momento».
Sottinteso, aspettare a fare le prenotazioni per le vacanze estive.
E aggiungo io, tirate fuori la tinozza dei vostri avi dalla cantina.
Del doman non v’è certezza diceva Lorenzo de’ Medici detto Il Magnifico durante un lontanissimo carnevale del 1490, ma qui siamo alla mancanza di certezza del giorno, dell’ora che sta per scoccare.
Ormai sono rassegnato a dire addio al foie gras in favore della margherita ma solo con il fiordilatte che già la bufala è una complicanza e delle carbonare plebee con le uova covate nel giardino del ristorante.
Tempi duri ci attendono, scusami esimio Lorenzo, perché qui siamo passati dal mood polli da spennare a polli spennati.
E ora non ci resta che fare il passaggio logico e ulteriore: diventare polli al forno, ma in riva al mare, chiusi in comodissime gabbie di plexiglas per aumentare a dismisura l’irraggiamento solare in modo da farci cuocere a puntino.
Polli: il destino sui social è fare i polli in batteria, uno dietro l’altro, ma questa volta a debita distanza di sicurezza interpersonale.