Sardegna. Il nuovo Rafael, ristorante bar che Luca Guelfi apre il 1 luglio
“Signor Virus (non me la sentivo di dire Caro…), hai combinato un disastro. Io però ti sfido.” Inizia così il post su Facebook con cui Luca Guelfi annuncia la sua nuova avventura in Sardegna: aprire un nuovo ristorante. Il locale esiste già, si chiama Rafael, e si trova in Gallura, costa nord-occidentale della Sardegna. A Porto Rafael, che è un piccolo insediamento turistico che si affaccia sul parco nazionale dell’arcipelago della Maddalena. Per dire, un bel posticino.
“UNA NUOVA SFIDA
Signor Virus (non me la sentivo di dire Caro…),
hai combinato un disastro. Io però ti sfido. Non posso rimanere immobile, sono un imprenditore e la mia vita è fare, non stare fermo. Oggi, il rischio di avventurarsi in una nuova iniziativa per chi fa il mio mestiere, è come per un giocatore d’azzardo entrare in un casinò… pochissime probabilità di vincere! Ma l’adrenalina che provi quando vinci, non ha eguali. Ho bisogno di quella sensazione. E allora ti sfido….
Ho ricevuto qualche giorno fa una telefonata inaspettata da Andrea Orecchioni Cicero, patron del mitico ristorante La Scogliera, nell’arcipelago de La Maddalena. Lui è anche proprietario di un locale che è sempre stato il sogno della mia vita. È 3 anni che cerco di prenderlo. Niente. Ma quella telefonata ha cambiato tutto. ‘Ascolta Luca, ti piacerebbe farlo insieme? Voglio che lo gestisci tu, fai quello che sei capace di fare.’
Avevamo già l’accordo prima di terminare la chiamata.
Il posto è unico, negli anni ’60 e ’70 era il centro del Jet Set mondiale. Le feste più belle, esclusive, inimitabili. Ibiza non esisteva ancora…
La mia nuova sfida.
Dal 1 Luglio 2020,
RAFAEL ristorante bar, Porto Rafael. Sardegna.”
Un segnale di ottimismo, quello di Guelfi: non fermarsi, andare comunque avanti, ribellarsi al pessimismo imperante. Certo, il suo è un rischio calcolato, ma da parte di uno che ha dimostrato di fare bene i suoi conti. Il nuovo Rafael, per il quale ha firmato un contratto di 6 anni con Andrea Orecchioni Cicero, patron della Scogliera, nell’arcipelago de La Maddalena, aprirà giusto fra un mese. Guelfi gestisce già tre locali in Sardegna: Big Sur ad Arzachena, e Fruits de Mer e Canteen a Poltu Quatu. Non si sa in che data apriranno quest’anno: la proprietà non ha ancora deciso.
Il Rafael sarà un ristorante di pesce, e questo sembra ovvio. La particolarità, l’attrattiva del locale sarà propiro la cucina di mare, di impronta italiano-spagnola. Ovvero, una parte del menu sarà dedicata a piatti di tradizione iberica, a partire dalla paella de mariscos, la paella di pesce. Piatto simbolo della cucina spagnola, questo riso con zafferano e frutti di mare, o carne, nasce nella Comunidad Valenciana, la regione autonoma di Valenza.
Lo chef di Rafael, Marco Fossati, andrà una settimana in Spagna, a Barcellona, proprio per studiare e perfezionare il piatto. Chef di Shimokita, è stato al Saigon, e ha avuto esperienze con Gualtiero Marchesi e al Park Hyatt; nelle ultime settimane ha lavorato nella dark kitchen di Via Archimede.
Nel menu ci sarà anche la paella al nero di seppia. Ma anche il pulpo a la gallega, il polpo alla galiziana, il calamar a la plancha, il calamaro alla piastra, e i chipirones, i calamaretti. E, fra gli altri piatti, immancabile, il Pata Negra.
Porto Rafael è un borgo nel territorio del comune di Palau, appunto nella Sardegna nord-occidentale. Nato all’inizio degli anni Sessanta, il borgo si è sviluppato attorno a una casetta sul mare e a due ettari di terreno acquistati dallo spagnolo Rafael Neville, conte di Berlanga. Attorno alla casetta è nato il borgo, con la piazzetta appositamente progettata da Rafael. In poco tempo vennero aperti diversi locali, e il luogo divenne una meta di vacanza e un punto di ritrovo della movida internazionale. Attori, artisti, nobili e industriali iniziarono a frequentare Porto Rafael, e l’insenatura di Cala Inglese si riempì di barche.
A questo pensa Guelfi, fare di nuovo di Porto Rafael una meta turistica internazionale – mi ha raccontato del suo sogno, vedere la baia al tramonto piena di barche, e la gente affollare il suo locale per l’aperitivo. Un tender per prelevare gli ospiti direttamente a bordo, musica, e tapas.
Realisticamente, dice Guelfi, non sarà per quest’anno, che servirà come rodaggio del locale, prevedendo un netto calo di presenze, specie straniere (–50%, ipotizza). Ma, come dicevamo all’inizio, n atto di fiducia nella ripresa, con la meta di arrivare preparati alla prossima estate.
Guelfi sta riaprendo i suoi locali milanesi. Il primo è stato Canteen, cucina messicana, che è già sempre pieno. Settimana scorsa anche l’Oyster Bar, mentre la cucina vietnamita di Saigon è ancora chiusa. Via Archimede, la dark kitchen del gruppo, è partita benissimo, ma negli ultimi giorni ha visto un calo di richieste. Probabilmente il delivery verrà sospeso per l’estate, e si vedrà al rientro dalle (eventuali) vacanze cosa farne. Luca confessa in realtà di essere più un tipo da locali aperti al pubblico, gli piace il contatto con la gente. Ma è anche un imprenditore, che sa unire passione e business – vedremo a settembre.